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Pinto: “Zaniolo è un patrimonio della Roma, va tutelato. Nessuno deve giudicarlo”

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Le parole del gm: "Il nostro mestiere è lavorare con lui tutto il giorno, ma anche tutti gli altri calciatori devono farlo. Lui è un bravo professionista, un ragazzo d'oro"

Redazione

Tiago Pinto ha parlato dei quarti di finale di Coppa Italia tra Roma e Inter prima del fischio d'inizio. Queste le sue parole

TIAGO PINTO A SPORTMEDIASET

Su Zaniolo. Zaniolo è un patrimonio della Roma, ma anche del calcio italiano e quindi va tutelato. Se guardiamo i numeri di Nicolò sembra che non è un attaccante, ma un difensore centrale. Il nostro mestiere è lavorare con lui tutto il giorno, ma anche tutti gli altri calciatori devono farlo. Lui è un bravo professionista, un ragazzo d'oro e tutti quelli lontani da lui non devono giudicare il suo atteggiamento, perché è veramente un ragazzo per bene. Noi siamo sempre al suo fianco.

Il suo rinnovo? In questo momento dobbiamo guardare la squadra e non i singoli. Non è tempo di parlare di queste cose.

Sul match. È una partita importante per noi, è una gara secca da dentro o fuori, l’Inter è una grande squadra ma noi abbiamo la voglia, la motivazione e l’ambizione di fare qualcosa di importante per andare avanti. La storia di Mourinho con l’Inter è molto bella ma sono sicuro che oggi vorrà più di tutti vincere la partita e qualificarsi al prossimo turno.

Sulle dichiarazioni di Mourinho. La nostra proprietà è molto vicina alla squadra e Friedkin dice che se si parla sempre della stessa cosa allora quella diventa un problema. Se ogni volta che vengo davanti alle telecamere parlo di queste cose, c’è un problema. Vorrei non parlarne più perché significherebbe avere l’uniformità di giudizio. Il mister ha detto quella cosa sulla base di quello successo con il Genoa. Ma quello che vorrei è non parlare più di questi temi, vorrei ci fosse uniformità negli episodi arbitrali.

Con questa Juve rinforzata diventa più difficile raggiungere il quarto posto? Oggi pensiamo alla Coppa Italia, la squadra più importante siamo noi e se facciamo quello che dobbiamo fare poi alla fine della stagione guarderemo la classifica e vedremo cosa sarà successo.