Tiago Pinto è intervenuto in conferenza stampa al Foreigner Correspondents’ Club of Japan. Queste le parole del gm giallorosso: “Buon pomeriggio a tutti. Come prima cosa congratulazioni per la scorsa notte (La vittoria del Giappone contro la Germania, ndr). Come seconda: le persone qui sono state fantastiche con noi, nonostante sia solo la seconda volta che la Roma viene qui. Ieri abbiamo vissuto una bella giornata alla Roma House. Credo che i nostri giocatori potranno confermarlo: i tifosi giapponesi sono stati fantastici con noi. Ovviamente, rispetto a me, sono più importanti i due giocatori che ho vicino in questo momento (Abraham e Volpato, ndr). Li abbiamo scelti entrambi perché rappresentano al meglio la nostra strategia. Faremo altro oltre a Solbakken? Senza dubbio teniamo in considerazione l'opinione del nostro allenatore ma anche dei paletti imposti dal FPF. Ma siamo qui in Giappone e non voglio parlare di mercato".
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Pinto: “Il mercato non finisce a Solbakken, ma abbiamo dei paletti”
Su Abraham e Volpato. "Tammy per me è un giocatore fantastico, sarà uno dei migliori al mondo presto, non ho dubbi. La Roma necessita di giocatori di questo tipo. Poi c’è Cristian, che è parte del processo di crescita del club e rappresenta al meglio il ruolo della nostra academy: negli ultimi 20 mesi hanno debuttato dalla Primavera 14 giocatori. Cristian è ora un giocatore stabile in prima squadra. Sono due giocatori che rappresentano la nostra strategia. Siamo molto felici di essere in Giappone, un passo importante anche per la crescita del brand”.
Su Mourinho. "La negoziazione con Mourinho è stata facile, anche se la gente non ci crede. È stato convinto dal progetto e dalla città. Lo è stato anche con Dybala e Tammy, non sono persone a cui bastano i soldi".
Sui Friedkin. "Se nel calcio ci fossero più famiglie Friedkin sarebbe meglio, loro hanno la giusta visione e non pensano solo ai guadagni. Abbiamo una giocatrice giapponese in squadra, la squadra sta crescendo moltissimo".
Cosa spinge i giocatori inglesi a venire in Italia? "In Italia ci sono tanti giocatori inglesi, come Tammy, Smalling, Tomori. La nuova generazione di calciatori inglesi è molto forte, e vanno all'estero per misurarsi, un esempio è Sancho. Per il nostro campionato l'intensità dei giocatori inglesi è molto importante ed è completamente differente. Fisicamene sono dei mostri"
Su Cristiano Ronaldo... "Il Manchester United è uno dei più grandi club del mondo, Ronaldo è uno dei migliori calciatori della storia. Ha scelto di terminare il contratto in questo modo, non posso commentare. Spero che stanotte riesca a segnare e porti il Portogallo alla vittoria".
I calciatori giapponesi? "Li conosciame bene, il mio scouting mi ha segnalato due-tre under 20. Nella nazionale giocano quasi tutti in Europa, e inoltre il Giappone viene da una vittoria storica contro la Germania. In Italia è difficile prendere giocatori extraeuropei, ma in Giappone ci sono giocatori di talento. Poi chiaramente quando prendi un calciatore devi sapere come si adatterà, non solo alla squadra e al tecnico, ma anche alla cultura del paese. Oggi nel calcio si gioca molto e ci sono tante componenti, e anche questo aspetto va tenuto in considerazione: la testa, la motivazione, la famiglia".
Sulla tournée. "Siamo molto felici di essere in Giappone, un passo importante anche per la crescita del brand".
Chi vince il mondiale? "Prima del Mondiale avrei detto Argentina, sarebbe fantastico per Messi vincere la coppa del mondo, ma ci sono tante squadre che hanno iniziato bene questo mondiale come la Spagna e l'Inghilterra.. Spero che Argentina e Portogallo possano arrivare in finale, senza dimenticarci il Brasile".
Sui tanti minuti di recupero concessi durante il mondiale... "Credo che Pierluigi Collina lo abbia spegato bene, è una decisione che prova ad avvinarci al tempo effettivo in cui si gioca la partita. Un modo per dare alle persone più tempo di visione. Può essere una buona idea, poi vediamo quello che porterà".
Sui media italiani.. "Sono parte del gioco e sono importanti per promuovere il nostro business. È altrettanto vero che dalla mia posizione non posso leggere la stampa. In Portogallo anche era così. Ho iniziato a fare questo lavoro quando ero molto giovane ed ho cercato di imparare velocemente. Per fare bene questo mestiere non posso permettermi di leggere molti giornali. La stampa è importante ma a volte va un po' lontana da quella che è la verità".
Cosa pensa della nazionale giapponese? "Tutto può succedere nella fase a gironi sono 3 partite, vincere la prima conta relativamente. Penso che il Giappone abbia una buona squadra, molti giocatori come dicevamo prima giocano in Europa ad alti livelli e sicuramente avranno una grande motivazione. Possono fare bene ma non bisogna essere troppo contenti dopo aver vinto la prima gara, nella Coppa del Mondo la prima partita può essere fantastica ma rischi ugualmente di uscire. Il Portogallo quando vinse l'Europeo raccolse soltanto 3 punti nella fase a gironi. Spero che il Giappone possa andare avanti, perchè vuol dire che il nostro arrivo qui ha portato bene".
Una domanda molto romana: è più importante vincere il campionato o finire sopra la Lazio? "Per me è molto più importante vincere il campionato, la cosa più importante è vincere titoli".
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