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Pinto-Mourinho, allineamento in bilico: a gennaio la prova del nove

Pinto-Mourinho, allineamento in bilico: a gennaio la prova del nove - immagine 1

Le dichiarazioni del gm giallorosso hanno fatto intendere che non ci sarà un ‘instant team’. E intanto alla Roma e a Mou servono giocatori

Redazione

I giocatori alla Roma servono. L'ha ribadito più volte Mourinho, lo ha confermato Pinto. Ma ieri il gm della Roma ha spiegato che non si possono creare grandi aspettative intorno al mercato di gennaio. Tempo e calcio sostenibile la strategia dei giallorossi, che vogliono migliorare tanto sul campo, quanto intorno alla squadra. Tre anni per trasformare una squadra che oggi non è da quarto posto. Il progetto di cui si parla si articola intorno allo Special One e ai giovani, che devono essere valorizzati. Sono loro il futuro.

Darboe, Felix e Calafiori

Mourinho chiede giocatori. Di sicuro quello che serve sono tre profili: un centrale difensivo, un centrocampista e un terzino destro. Da quello che dice Pinto non si capisce se questi arriveranno a gennaio o meno, dato che la sua politica (e a quanto pare anche quella di Mourinho) prevede più finestre di mercato per completare la squadra.

Per questo il portoghese sta lavorando nell'ottica del famoso progetto 'Under 25' su cui si basa la visione della Roma, dando spazio e fiducia ad alcuni giovani. Ebrima Darboe, che a Mou piace molto a quanto pare, è stato utilizzato in minima parte a inizio stagione, prima di essere dimenticato in panchina nelle ultime uscite di campionato. Felix Afena-Gyan è stato utilizzato sempre in corso d'opera, 'scoperto' dallo Special One nell'ultimo mese, bisognerà vedere quanto avrà intenzione di usarlo. Riccardo Calafiori è un ricambio da mettere dentro solo nel momento del bisogno (e neanche sempre), a cui Mourinho spesso ha contestato di essere troppo timido, che deve essere più uomo. E ora sta facendo le ragnatele in attesa di più spazio.

Pinto-Mourinho, allineamento in bilico: a gennaio la prova del nove- immagine 2

Allora qualche appunto andrebbe mosso. Perché se è vero che i giovani sono in tutto e per tutto parte del progetto, bisogna inserirli ancora di più. A maggior ragione se Pinto ha fatto intendere che il mercato invernale non produrrà chissà quali investimenti. E se Mourinho è d'accordo, nonostante le varie uscite di questi mesi in cui ha criticato i suoi giocatori (sostiuti, sia chiaro) allora ci si aspetta un cambio di vedute. Negli anni Mou ha spesso lavorato con i giovani, tanto da lanciarne alcuni che hanno fatto una carriera decisamente promettente. Tra questi compaiono i nomi di Ruben Loftus-Cheek e Andreas Christensen nell'ultima avventura al Chelsea, mentre pochi anni prima aveva lanciato Alvaro Morata, Casemiro e Sarabia con il Real Madrid. Sembrava potesse avere una carriera molto più promettente Davide Santon, pupillo scoperto ai tempi dell'Inter, lasciato poi nel dimenticatoio al suo arrivo a Trigoria. Insomma, lavorare con i giovani a Mourinho di sicuro lo stimola. Ma qualche top non gli dispiacerebbe.

Pinto a caccia di sostituti

Il mercato sarà effettuato in simbiosi tra Tiago Pinto e José Mourinho. Lo ha chiarito più volte ieri il gm della Roma, che ha insistito riguardo la linea comune che i due intendono seguire. Per questo motivo i giocatori che potrebbero arrivare a Roma a gennaio non si pensa possano essere top player, ma semplicemente rincalzi (di livello, sia chiaro) che convincano decisamente più degli attuali lo Special One.

Insistentemente si continua a fare il nome di Dalot per la fascia destra, opzione gradita dal portoghese (proprio lui chiese il terzino ai tempi di Manchester) per dare riposo a Karsdorp. A centrocampo sembra sfumare ogni giorno di più la pista Zakaria, ma si fa più concreto il nome di Grillitsch, austriaco in forza all'Hoffenheim.

Nelle ultime ore si è parlato anche di profili più esperti in termini di serie A, come Matias Vecino e Nahitan Nandez. Il primo sembra essere in uscita già a gennaio dall'Inter, mentre il secondo dovrebbe avere un costo ben più alto di Grillitsch. Manca ancora più di un mese all'inizio del mercato, ma il taccuino di Pinto sembra essere già bello pieno.

Simone Biondi