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Pinto: “Manca fiducia agli attaccanti. Difficile giocare ogni tre giorni”

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Le parole del gm portoghese: "Il mercato rappresenta il 20 o 30% del lavoro effettivo poi parla il campo"

Redazione

Tiago Pinto ha parlato ai microfoni di Sky prima della sfida tra Betis e Roma. Queste le parole del gm portoghese:

PINTO A SKY

Le piace la teoria di Mourinho di ieri?“Penso che ho capito cosa volesse dire. Il calcio va oltre la dimensione economica perché altrimenti Manchester City e PSG avrebbero vinto sempre la Champions. Per noi è difficile, la stagione scorsa abbiamo parlato spesso di questo. È difficile giocare in Europa e in campionato, giovedì e domenica perché in Italia ti mettono sempre in difficoltà. Sappiamo che è difficile ma rappresentare la Roma fa parte del nostro lavoro”.

Che valore ha questa partita?“La proprietà lavora molto e parla poco. L'Europa è sempre un obiettivo. La competizione è più difficile, siamo qui con tutte le nostre forze ed energie per fare una buona partita e andare avanti. La storia della Roma in Europa non è di oggi, ha avuto la semifinale di Champions, Europa League e Conference League. Questa storia ci deve dare consapevolezza".

La Roma dove deve migliorare?“Il mercato rappresenta il 20 o 30% del lavoro effettivo poi parla il campo. Noi abbiamo tanto da migliorare ogni giorno perché fare diventare una squadra vincente non basta portare giocatori e allenatori. Bisogna curare ogni dettaglio”.

Si aspettava qualcosa in più dagli attaccanti?“Si, i giocatori in attacco hanno sempre opportunità. Con gli attaccanti quando perdono la fiducia diventa complicato. Non è mancanza di qualità o lavoro, ma manca un po 'di fiducia. Con gli attaccanti funziona così. Ieri Lautaro ha fatto una partita incredibile ma erano 7 partite che non segnava. Con gli attaccanti capita. La squadra sta costruendo tante opportunità e penso come ha detto il mister che prima o poi qualche squadra pagherà questa cosa”.

Quanto è importante l’occasione per Belotti? Cosa vi aspettate da lui?“Penso che è una buona opportunità per lui. Quando abbiamo costruito la squadra sapevamo che la doveva preparare per questi momenti con gli infortuni o scarsi momenti di forma. Belotti ha avuto un'estate particolare, fisicamente sta meglio. Oggi ha una buona opportunità per dimostrare il motivo per cui lo abbiamo preso. Non è però il momento di pressare i singoli, fare l’attaccante è particolare”.