Ieri sera si è alzato il sipario in maniera concreta su quello che sarà uno degli artefici principali del futuro della Roma. Gianluca Petrachi è sbarcato a Fiumicino insieme al CEO giallorosso Guido Fienga e all'agente FIFA Gabriele Giuffrida, di ritorno da Madrid per l'incontro con Paulo Fonseca. Il direttore sportivo salentino sta agendo nell'ombra, anche perché ufficialmente è ancora sotto contratto con il Torino e Urbano Cairo ha sempre glissato sull'argomento. Ma cosa rischia la Roma in questo caso? In tanti se lo sono chiesto e a rispondere agli interrogativi dei tifosi giallorossi - in esclusiva a Forzaroma.info - è stato l'avvocato Cesare Di Cintio, uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia. "Sicuramente il Torino ha dato un'autorizzazione a poter svolgere attività lavorativa per la Roma, anche se posso fare solo congetture. Il club giallorosso in questo senso non rischierebbe nulla, anche perché dubito che Petrachi si faccia vedere alla luce del sole senza che ci sia stata un'autorizzazione e un accordo tra le parti".
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Petrachi, l’avvocato Di Cintio a FR: “Vi spiego perché manca l’ufficialità e cosa rischia la Roma”
Il direttore sportivo salentino sta già operando per i giallorossi, ma l'avvocato esperto in diritto sportivo chiarisce: "Di sicuro c'è l'autorizzazione del Torino, che non può chiedere indennizzo ai capitolini"
Si è spesso parlato di un indennizzo che Urbano Cairo avrebbe chiesto alla Roma per liberare Gianluca Petrachi, in scadenza 2020. "Funziona così, che il direttore e la società di provenienza trovano un accordo di natura economica. Ad esempio: 'Devo prendere ancora un anno di stipendio? Troviamo un accordo, magari solo per una parte'. - spiega Di Cintio - Quindi si tratta di un accordo di natura economica tra il Torino e Petrachi, non con la Roma. Ma io non ho mai visto indennizzi sul proprio direttore sportivo pretesi da una società". I tifosi della Roma, dunque, possono stare tranquilli: "Avendo un altro anno di contratto, sicuramente il Torino e il direttore avranno raggiunto un accordo di natura economica, sulla base del quale sono giunti magari a una risoluzione. Ecco perché Petrachi potrebbe o può, in caso, svolgere attività lavorativa per la Roma. Se, e sottolineo se, il direttore sta volgendo attività lavorativa per la Roma è perché ha raggiunto l'intesa transattiva e risolutiva del contratto che lo lega al Torino".
A questo punto viene da domandarsi il motivo per cui in tutti questi giorni non siano arrivati i comunicati ufficiali per dirimere definitivamente la vicenda: "Possono esserci mille motivi diversi, ad esempio perché ci sono dei lavori da terminare o perché la proprietà ha altro per la testa. Non per forza deve esserci subito l'ufficialità. Magari non c'è perché manca ancora l'accordo formale, ma l'accordo è stato già raggiunto in maniera sostanziale". L'avvocato Cesare Di Cintio spiega a Forzaroma.info le procedure che stanno verosimilmente rimandando gli annunci: "Per risolvere un contratto oggi è necessario andare all'Ufficio Provinciale del Lavoro. Io mi posso trovare tranquillamente con il mio presidente, risolvere e mettermi d'accordo sulle cifre e le modalità di risoluzione, ma successivamente c'è tutta una procedura che non si risolve nel giro di un'ora. La procedura prevede la stipula di un accordo di risoluzione, il deposito di questi accordi, l'accesso all'Ufficio Provinciale del Lavoro e la ratifica dell'Ufficio Provinciale del Lavoro della risoluzione o le dimissioni del dipendente. Successivamente si può dare l'ufficialità. Se si parla di dimissioni è necessario andare all'Ufficio Provinciale del Lavoro, perché il direttore sportivo ressta un lavoratore subordinato. Poi l'appuntamento all'Ufficio Provinciale del Lavoro non lo danno il giorno dopo, ma magari dopo una settimana. Quindi, benché ci sia l'accordo di risoluzione o le parti siano comunque d'accordo, prima di formalizzare e ufficializzare con un comunicato è necessario compiere la trafila burocratica".
Un'altra domanda che sorge, soprattutto dopo l'incontro e la trattativa di ieri con Paulo Fonseca, è se Petrachi possa già avere o meno potere di firma per la Roma. "No, non può. Finché non è completata l'attività procedurale che porta alle dimissioni ufficiali o alla risoluzione, l'eventuale presenza è consentita dal Torino ma il direttore non può apporre firme, perché il rapporto formalmente non è ancora concluso - chiarisce Di Cintio -. Poi utilizziamo sempre il se: se c'è stata un trattativa o un intervento di Petrachi per la Roma è perché c'è alla base l'autorizzazione del Torino e quindi dal punto di vista legale è tutto in ordine. Quando c'è l'accordo tra le parti c'è sempre anche l'autorizzazione a operare". In ogni caso, anche se non dovessero esserci le autorizzazioni da parte del Torino a operare per conto della Roma, il club giallorosso rischierebbe esclusivamente una causa per risarcimento danni. Nessuna penalizzazione o blocco del mercato.
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