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Pescara, Sebastiani: “Se lo lasciano lavorare Zeman renderà felici i romanisti”

Il presidente del Pescara Calcio,Daniele Sebastiani, ha concesso un’intervista dove parla ad ampio raggio delle difficoltà del Pescara, dell’ingaggio di Cristiano Bergodi e dell’avventura giallorossa di Zden?k Zeman:

Redazione

Il presidente del Pescara Calcio,Daniele Sebastiani, ha concesso un'intervista dove parla ad ampio raggio delle difficoltà del Pescara, dell'ingaggio di Cristiano Bergodi e dell'avventura giallorossa di Zden?k Zeman:

SU BERGODI: "Volevamo sentire due tre allenatori che avevamo in mente, ieri ero fuori città e non potevo vedere Franco Colomba, oggi con Bergodi c´è stata una lunga chiaccherata e abbiamo parlato della squadra che lui ha dimostrato di conoscere molto bene, avendola seguita da vicino nell´ultimo peridio. Ci è piaciuto e lo abbiamo scelto, senza nulla togliere a Colomba che rimane un ottimo tecnico".

SU DIMISSIONI STROPPA: "Sono veramente dispiaciuto, perché ho avuto modo di ribadire più volte la mia stima per Stroppa. È stata una scelta sua, che mi ha colto di sorpresa, dato che non è uno che molla. Mai mi sarei aspettato le sue dimissioni, se pensiamo poi di questi tempi come funziona in Italia dove non si dimette nessuno aggiungo che ha dimostrato tutta la sua signorilità. Mi ha detto che lo faceva per il bene del Pescara, ho cercato di dissuaderlo, ma se uno non si sente più in questi casi è meglio cambiare prima di avere effetti collaterali. A Stroppa va comunque un grande grazie, gli auguro tutto il bene di questo mondo, so che farà comunque strada molto presto".

SU DIFFICOLTA´ PESCARA: "Se lo è adesso per noi, lo è anche per altre dieci squadre che lottano per salvarsi. Oltretutto siamo quella messa peggio come diritti di lega per incassi, quindi facciamo più fatica degli altri su tutti i punti di vista. Essere qui con altre big e avanti a qualcuna che nessuno avrebbe pronosticato, non mi sembra che si possa etichettare come un momento difficile, è semplicemente il nostro cammino da qui alla fine fatto di lotta e sofferenza. In base all´anno scorso forse qualcuno pensava che potessimo ammazzare tutti anche in serie A, ma qui è un altra cosa e io voglio tenermela stretta questa categoria, ma so che serve pure l´aiuto dei giocatori".

SU ZEMAN: "Scherzando l´ho detto anche a lui che la colpa in questi casi è di aver abituato troppo bene noi e il pubblico. L´anno scorso era una gioia andare allo stadio, oggi non è una sofferenza, ma c´è da lottare sempre con il coltello tra i denti. Zeman lo sento spesso, a Roma c´era un´aspettativa talmente forte per quanto fatto qui a Pescara che si aspettavano una squadra capace di ammazzare subito il campionato. Adesso la pressione è altissima, ci vorrà ancora un po´ di pazienza, perché se lo lasciano lavorare e i giocatori lo seguono, con i valori che hanno si ritroveranno un futuro felice".

SU CAOS ARBITRI: "L´errore secondo me è aver aumentato gli arbitri in una sola gara perché di fatto stiamo assistendo a diversi errori di confusione, non dei singoli. Anche ieri nella partita della Roma il loro rigore è figlio della confusione, perché l´arbitro aveva visto bene, mentre quello di porta ha sbagliato. Gli errori li fanno tutti, anche i fischietti, però a questo punto sono errori di confusione che si possono evitare tornando a tre arbitri e al canonico quarto uomo. Secondo me bastano e avanzano, con sei sono in troppi a decidere".

FONRE radiospirtiva