Simone Perrotta, ex centrocampista della Roma, parla ai microfoni di 1927, 101.5 di Centro Suono Sport, a proposito del momento della Roma e della lotta al secondo posto: “Alla Roma e nella piazza tutti erano convinti ed eravamo convinti che si potesse competere per vincere. Sono venuti a mancare tanti giocatori importanti, anche se la squadra è stata costruita per giocare negli spazi, per questo è arrivato Iturbe, oltre a Gervinho, ma forse le squadre italiane quest’anno ti conoscono di più. Per me la Roma può arrivare seconda, ha grandi probabilità, per il calendario che ha da qui alla fine e le ultime vittorie che hanno ridato serenità”.
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Perrotta: “Sarò giallorosso a vita. La Roma può arrivare seconda”
"Florenzi è un grande giocatore: ha temperamento, corsa, ha il tiro, è chiaro che giocare da terzino. Luis Enrique con noi aveva delle idee di calcio importanti, difficili da attuare con la nostra squadra nel nostro campionato"
Roma Legends
“Partecipare alle partite della Roma Legends è bellissimo, perché ti fa sentire ancora calciatore della Roma, sensazione che manterrò comunque per tutta la vita”.
Florenzi nel ruolo di terzino destro
“Ale ha le caratteristiche per giocare dappertutto, ha temperamento, corsa, ha il tiro, è chiaro che giocare da terzino, soprattutto in Europa implica una certa fisicità, e perderesti uno davanti che è bravo negli inserimenti senza palla. Il mister ha in Florenzi l’imbarazzo della scelta perchè può giocare ovunque”.
Una battuta su Luis Enrique, alla Roma tre stagioni fa
“Non sono sorpreso del lavoro che sta facendo a Barcellona, anche con noi aveva delle idee di calcio importanti, difficili da attuare con la nostra squadra nel nostro campionato, è chiaro che con Messi, Neymar e Suarez, dopo il possesso palla, hai sempre la possibilità di andare in rete. Giocammo a Bologna forse la miglior partita dell’anno, ce ne furono diverse, ma alla lunga se non hai un certo tipo di giocatori, quel sistema di gioco è difficile da applicare. Luis è una bravissima persona, si è sempre comportato in modo corretto, ti diceva sempre le cose in faccia. Quando ci comunicò che andava via, eravamo tutti veramente e sinceramente dispiaciuti”.
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