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Perotti: “Sono arrabbiato per il secondo tempo. Colpa nostra, ma con un gol passiamo” – VIDEO

Le parole dell'attaccante giallorosso al termine della sconfitta nella gara di andata degli ottavi di Champions contro lo Shakhtar

Redazione

Niente da fare per la Roma: i giallorossi escono sconfitti dal Metalist Stadium, lo Shakhtar Donetsk vince per 2-1 la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League. Al termine del match, l'attaccante romanista Diego Perotti ha rilasciato alcune dichiarazioni.

PEROTTI A PREMIUM SPORT

La gomitata di Taison ha alterato l'esito del ritorno?

Può darsi. L'arbitro ha valutato così, ora dobbiamo pensare che se facciamo solo un gol passiamo. A questo non penso più.

Cosa è successo nel secondo tempo?

Me lo chiedo anche io, dovevamo vincere, soprattutto per il primo tempo fatto. Mi spiace per il secondo tempo, non cerco alibi, i responsabili siamo solo noi che siamo scesi in campo. Ora 2 partite dure con Milan e Napoli, poi ci penseremo. Un terzo gol ci avrebbe ammazzato, ora possiamo passare con 1-0 e dobbiamo pensare a questo.

L'avevate preparata bene sulle fasce?

Se guardi il primo tempo dici di sì. Nel secondo non è andata così, mi fa incazzare questa cosa. Avevamo fatto un gol, non ho una risposta di cosa è successo, forse manca esperienza. Dobbiamo lavorare e stare zitti, io non piango dagli arbitri. Si vedrà al ritorno.

Ti arrabbi se Sampaoli non ti chiama al Mondiale?

Sarei deluso perché sono vicino ad andare all'ultimo Mondiale della mia carriera. Prima però devo fare bene nella Roma, l'Argentina ha tanti giocatori forti, andarci sarebbe un sogno.

PEROTTI A ROMA TV

Cosa è successo nel secondo tempo?

Il loro gol ci ha fatto abbassare fisicamente e mentalmente. E' colpa nostra, non cerco alibi e scuse. Abbiamo fatto male e ora non dobbiamo parlare, dobbiamo lavorare perché con un gol passiamo noi ed è questo l'importante.

Il pugno di Taison.

L'arbitro fischia, io non piangerò mai dopo la partita. Lui ha visto che non era fallo ed era fallo mio, e basta. Ora prepariamo il ritorno e passare il turno sarà ancora più bello. Io non so cosa ha visto il guardalinee.

Come mai ogni tanto vi capita questo black out di squadra?

Ce lo chiediamo, nello spogliatoio eravamo tutti morti. Capisco che quando i tifosi ascolteranno le nostre parole saranno stanchi di ascoltarle, per questo io non cerco alibi. E' colpa solo nostra, siamo capaci di fare un primo tempo come quello e poi un secondo tempo come quello. E' unicamente colpa nostra. Non si può dire se abbiamo lavorato bene o male o se il mister ha fatto un cambio o l'altro. Solo noi dobbiamo cambiare questo risultato che poteva anche essere peggiore, perché loro hanno avuto l'occasione di fare anche il terzo gol. Questo gol che abbiamo fatto ci dà un po' di fiducia sapendo che in casa possiamo passare facendo un solo gol. E' il momento di stare zitti e lavorare.

PEROTTI IN ZONA MISTA

Sei stato il migliore in campo nel primo tempo nella Roma, poi cosa è successo?

Il loro gol ha fatto abbassare un po' la mentalità, è stato un colpo che non siamo stati bravi a cambiare e a pensare che era solo un pareggio e un buon risultato. Potevamo prendere il terzo gol, che nel secondo tempo sarebbe stato giusto perché hanno giocato meglio. Con un gol passiamo noi e dobbiamo pensare a questo.

Il mister vi ha detto qualcosa?

Non c'è bisogno, sappiamo che abbiamo fatto malissimo. È un peccato perché non abbiamo giocato male tutta la partita, abbiamo fatto un buonissimo primo tempo ma non siamo stati bravi a chiudere la partita o ad essere più intelligenti nel possesso palla o nell'andare a pressarli. Dobbiamo giocare in casa, dobbiamo fare un solo gol e passeremo noi.

Attribuisci il calo solo ad un discorso mentale o anche fisico? Dopo il gol nella squadra è cambiato qualcosa.

È quello che ho detto prima. Quando corri dietro a loro e non prendi la palla il fisico si abbassa, loro non sembrava stessero da due mesi senza campionato. Hanno giocato col supporto dei tifosi e gli ha dato una spinta in più, quella che avremo noi all'Olimpico. È stato uno sbaglio nostro, siamo noi i responsabili e dobbiamo migliorare per passare il turno.