Una buona Roma esce sconfitta dal Camp Nou: la gara dei andata dei quarti di Champions League va al Barcellona per 4 a 1. Al termine del match, l'attaccante giallorosso Diego Perotti ha rilasciato alcune dichiarazioni.
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Perotti: “Sconfitta tutta mia, peggio il mio errore di quello dell’arbitro. A questi livelli non posso sbagliare così”
Le parole dell'attaccante giallorosso dopo la sconfitta nella gara di andata dei quarti di Champions contro il Barcellona
PEROTTI A PREMIUM SPORT
Grande rammarico per gli autogol. Ce lo puoi raccontare?
Anche io ho sbagliato il pareggio che avrebbe cambiato la partita. Loro sono già forti e se tu non segni le occasioni che hai non puoi vincere. Cercherò di migliorare ma sarà dura per me questa sera.
Avete faticato dopo il secondo gol.
Ci ha dato uno schiaffo. Il quarto gol non dovevamo prenderlo, potevamo avere la possibilità di giocarcela in casa. Abbiamo sbagliato tutti, parleranno dello stop di Gonalons ma abbiamo difeso male tutti. Dobbiamo essere squadra, quando si vince e quando si perde ci mettiamo sempre tutti la faccia. Ora dobbiamo alzare la testa per il ritorno.
Avete chiarito con l'arbitro?
E' un peccato. In campo non ho visto, nello spogliatoio ne abbiamo parlato. Ha sbagliato l'arbitro come me davanti alla porta. Il rigore poteva cambiare tutto, ma anche il mio errore.
Il calcio spagnolo è così tanto più avanti a quello italiano o argentino?
Nell'amichevole ci mancavano tanti giocatori importanti come Di Maria e Messi, ma sicuramente sono forti. Oggi è tutta colpa nostra, ma 4 gol sono troppi, almeno oggi il risultato è bugiardo. Il Barcellona mi è sempre piaciuto, è pazzesco, ma se sbagli i gol come quello che ho sbagliato io si fa dura.
Ci racconti quell'occasione?
Quando hanno saltato mi hanno tolto visuale ma non posso sbagliare. Sto giocando i quarti di Champions e devo farlo. E' uno sbaglio tutto mio e devo riconoscerlo non mi posso nascondere.
PEROTTI A ROMA TV
"Finire questa partita 4-1 è dura, io ripenserò a questa occasione per tanto tanto tempo, è un errore che a questo livello non si può commettere".
Non te l'asepttavi o hai visto la palla all'ultimo?
Quelli che saltano davanti a me forse mi hanno tolto visione, ma quando giochi un quarto di finale quella giocata deve finire in porta. Non si possono cercare alibi, ho sbagliato e poteva cambiare la strada della partita, mi prendo la responsabilità. Questa sconfitta è tutta mia. Non è per fare bella figura, è una giocata che cambia.
Però hai fatto anche gol importantissimi come quello al Genoa lo scorso anno.
Il calcio non è del passato, se torni a Roma con un 4-1 quando potevi fare l'1-1 a inizio secondo tempo magari finiva così. Poi abbiamo avuto anche la sfortuna degli autogol, però anche loro ti costringono a fare quelle cose. Non sono stati fortunati, ti costringono a farti il gol. Se non l'avesse presa De Rossi l'avrebbe presa Messi e se non l'avesse presa Manolas l'avrebbe presa Umtiti. Il gol che mi sono mangiato era fondamentale.
PEROTTI IN ZONA MISTA
Il tuo colpo di testa poteva cambiare la partita, cosa è successo?
Ho sbagliato, è uno sbaglio che non si può commettere in questo tipo di partite. Loro alzano il livello e non sbagliano. È tutta colpa mia.
Siete stati puniti troppo?
Forse 4-1 è troppo, loro non hanno fatto un gioco bellissimo come al solito, noi abbiamo avuto delle possibilità ma se sbagli le chance che hai, facile come quella che ho avuto io, paghi.
I rigori non assegnati hanno cambiato la fisionomia della partita?
Ha cambiato di più il mio sbaglio, dal campo non avevo visto se era o no rigore. L’arbitro ha sbagliato come ho sbagliato io, non posso criticare perché devo guardare a me stesso. È una giocata che a questo punto non si può sbagliare.
Messi ti ha detto qualcosa a fine partita?
No, non abbiamo parlato. Ero morto, sono andato veloce nello spogliatoio.
La Roma ha fatto una buona partita, il Barcellona così e così e ci sono tre gol di distanza. È frustrante?
Sì, è un risultato un po’ bugiardo per quanto fatto in campo. Loro ti costringono a farti quei gol, non è che hanno avuto fortuna. Sono arrivati lì vicino alla porta e non siamo riusciti a fermarli. Io ho sbagliato, se faccio quel gol e pareggiamo sicuramente la partita cambiava.
Ora la Fiorentina: a livello mentale è difficile affrontare questa gara o riuscirete a trovare la carica?
Dobbiamo cambiare chip, dobbiamo mantenere questo terzo posto per pensare a giocare la Champions il prossimo anno e pensare alla partita di prossima settimana. Ce la giochiamo in casa, non sarà facile ma dobbiamo cambiare mentalità: pensare alla Fiorentina e di nuovo al Barcellona.
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