Ieri pomeriggio il nome di Diego Perotti è stato inserito nella lista dei 35 pre-convocati dell'Argentina per il Mondiale in Russia. "Ho sempre detto che fino all'ultimo mi vedo nella lista dei 23 per il Mondiale, bisogna sempre pensare positivo", ha dichiarato l'attaccante della Roma in un'intervista rilasciata alla trasmissione radiofonica argentina 'Ataque Futbolero' "Ho avuto la fortuna di giocare quasi tutte le partite come titolare nella Roma - prosegue il numero 8 - Senza dubbio questo è stato un anno molto buono per quello che abbiamo ottenuto come squadra. Contro il Barcellona sentivamo di avere delle possibilità. Siamo usciti dal Camp Nou credendo che non fosse impossibile ribaltare il risultato".
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Perotti: “Non tornerei a Siviglia. Voglio rispettare il contratto con la Roma”
L'attaccante giallorosso parla ai media argentini: "È stato un anno buono per la squadra, contro il Barcellona sentivamo di avere delle chance."
Nelle ultime settimane, alcune voci di mercato lo hanno accostato al Siviglia: "Non ci tornerei- afferma l'attaccante - Ci sono stato molti anni e non mi è piaciuto come me ne sono andato. Tornare mi farebbe rivivere cattivi ricordi che non mi farebbero rendere al meglio. La mia idea è quella di rispettare il contratto con la Roma. Se poi non vorranno rinnovare, il Boca è sempre nella mia testa. Anche se mi capita di ricevere ancora critiche per i 5 mesi vissuti lì, e sono passati quattro anni".
Inevitabile un commento sulla sua Argentina, e anche sull'eliminazione dell'Italia dal Mondiale: "Forse c'è qualche differenza tra il calcio europeo e quello argentino, però ho sempre avuto l'idea che l'unico che lo fa sembrare facile è Messi. Guardando i calciatori che ha l'Argentina, chi può dubitare del fatto che non possa essere campione del mondo? Abbiamo Messi, nessun altro lo ha. Quanto ho visto Lautaro Martinez, ho subito pensato che si trattava di un grande giocatore. Non ho dubbi che all'Inter farà molto bene. L'eliminazione dell'Italia? Sul momento fu una cosa abbastanza terribile, ora la situazione si è calmata un po'. Ci si mette nei panni di un collega, si immagina quanto sia orribile rimanere fuori dal Mondiale. Sarebbe stato lo stesso se fosse successo all'Argentina".
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