La Roma porta a casa il primo derby stagionale: i giallorossi battono la Lazioper 2-1 grazie alle reti di Diego Perotti e Radja Nainggolan. Al termine del match, l'attaccante argentino ha rilasciato alcune dichiarazioni.
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Perotti: “È il mio miglior momento da quando sono a Roma. Radja non è umano”
Le parole dell'attaccante argentino al termine del derby vinto sulla Lazio
PEROTTI A SKY SPORT
Sei tornato in nazionale.
E' stata una bella esperienza dopo 6 anni, tornare nella mia nazionale, una sensazione unica. Tutto grazie al lavoro che sto facendo qui, devo continuare così per poter continuare a segnare.
Ti sono tremate le gambe sul rigore?
Non lo so se tremano, ma ho una responsabilità di 10 compagni in campo, quelli che stanno fuori e tutti i tifosi. Non potevo sbagliare, sarebbe stata una grandissima delusione. Abbiamo meritato questa partita.
Ci hai creduto nel ritorno di Nainggolan?
Quello che ha Radja in corpo non lo capisco. Lui ogni volta che si fa male si allena e gioca, guarisce prima. Devono fargli qualche analisi quando finisce di giocare, non è umano.
Cosa è scattato in questa squadra?
Abbiamo capito il messaggio del nostro allenatore. Magari prima è stato duro per lui e per noi, nessuno aveva fiducia in noi e nel nostro lavoro. Noi siamo stati zitti e abbiamo lavorato, ogni allenamento proviamo a fare al massimo quello che lui chiede e i risultati si vedono in campo. Poi se giochi bene e non vinci non serve. Merito suo e nostro, tutti insieme siamo stati intelligenti non lasciando che quello che la gente diceva di noi ci facesse del male. Siamo stati uniti.
Sulla nazionale.
Molto emozionante, è la stata la maniera di finire la mia rinascita nel calcio. Ho passato anni duri, questo sport mi ha fatto piangere e soffrire, ma anche godere. Con il lavoro, il supporto di famiglia e amici ho passato quel brutto momento, tornando a giocare a calcio e fare bene con la Roma mi ha aiutato a tornare in nazionale. Io non so cosa ha pensato Sampaoli di me e tornerò, però per me è stato il miglior modo per terminare la mia rinascita.
Tua moglie aspetta un bambino.
Sì, stiamo aspettando per il 9 giugno, siamo contenti. E' il gol più bello che ho fatto.
PEROTTI A ROMA TV
Sembrava l’esultanza del gol del 28 maggio.
Questo gol è più importante, fare gol così sotto la Sud è un’emozione unica.
Scontro diretto che rilancia la Roma.
Manca la partita con la Samp, ma questa è una di quelle partite che danno una spinta in più. Abbiamo lavorato bene, ora non c’è tempo di pensare ad altro perché abbiamo l’Atletico.
Sugli stimoli.
Fare gol è sempre bello, ma ciò che conta è vincere. Io posso fare trenta gol e arriviamo quinti, questo non servirebbe. Deve fare bene la squadra, questi gol sono importanti per chi pensava che non eravamo pronti a lottare per i primi posti e in Champions.
È diverso l’approccio anche nei post-partita.
Non abbiamo fatto niente ancora, è un bel momento però siamo a novembre e non abbiamo alzato un trofeo. Stiamo lavorando per questo, prima nessuno credeva in noi e nell’allenatore quando è arrivato. Eravamo fuori dalle squadre che potevano lottare per lo scudetto, siamo stati uniti, abbiamo fatto ciò che ci ha chiesto e stiamo trovando la maniera giusta per giocare le partite. Le partite come quelle di oggi o col Chelsea aiutano.
PEROTTI IN ZONA MISTA
Dieci giorni che ricorderai.
Non posso chiedere di più. Ho saputo anche che diventerò papà, è un mese molto importante per me e per la squadra.
Quanto sono importanti i 3 punti?
Sono più di tre punti, sappiamo cosa significa vincere un derby, soffrendo come una squadra. L'abbiamo meritato, abbiamo giocato alla grande come fosse una finale. Risultato più che meritato.
E' il tuo miglior momento da quando sei a Roma?
Sì, penso di sì. Ho trovato continuità, anche il gol che mi è sempre mancato. Poi anche la chiamata in nazionale, è il mio miglior momento e spero che non finisca più o anche che migliori.
Con Kolarov come ti trovi?
E' un giocatore importantissimo, mi trovo bene. Ha subito dimostrato di avere personalità, ci mancava un giocatore del genere. Si è adattato alla grande ed è fondamentale per me.
Sull'Italia.
E' stato brutto. Ho visto la partita coi ragazzi, non me l'aspettavo, mi è dispiaciuto vedere i miei compagni lì soffire, non se lo meritavano.
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