Giorgio Perinetti, Direttore sportivo del Siena, intervenendo in esclusiva a Tele Radio Stereo, ha dichiarato:
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Perinetti (DS Siena). “La Roma vuole anticipare alle 15, noi no. Aspettiamo decisioni della Lega”
Giorgio Perinetti, Direttore sportivo del Siena, intervenendo in esclusiva a Tele Radio Stereo, ha dichiarato:
"Siamo in contatto continuo con le autorità competenti per valutare la possibilità di spostare l'orario di Siena-Roma. Noi non ci opporremmo se si decidesse di anticipare alle 15. La Roma sta spingendo affinché ciò accada, anche per avere un ritorno a casa più agevole. Noi aspettiamo notizie della Lega. Per i nostri tifosi, se sussistono le condizioni, sarebbe più opportuno mantenere l'orario serale, visto che si gioca in un giorno lavorativo. A oggi non abbiamo avuto ragguagli, aspettiamo le prossime ore. Ora a Siena non nevica, anche se è previsto un peggioramento per lunedì. La Roma la giudico per quello che sta facendo in campo. Luis Enrique è un tecnico che offre un calcio propositivo, che viene seguito dai suoi giocatori, che ha la fiducia della società e che ha trovato il favore di una piazza paziente che ha saputo aspettarlo. Mi sembra che i presupposti ci siano. Il nostro cammino in Coppa Italia sarebbe stato importante anche se non avessimo battuto ieri sera il Napoli. A maggior ragione diventa lodevole quello che stiamo facendo per come abbiamo battuto la squadra di Mazzarri, che arrivava al Franchi con la voglia di riprendersi perché in campionato non sta vivendo un momento particolarmente brillante. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto ma possiamo recriminare su un fallo subito in attacco e non segnalato, poi sulla ripartenza il Napoli ha trovato il gol che ha riaperto la partita. Ma siamo comunque soddisfatti, perché in Coppa Italia sin dall'inizio ci siamo affidati al turn over. Lo stadio Franchi è comunque un piccolo gioiellino se rapportati ad altri impianti italiani. Il vero problema è che non si è mai data la giusta importanza agli stadi. Io lavoravo con Dino Viola quando si parlava di stadio a Roma. Sono passati quasi trenta anni e se ne parla ancora. Si è sempre privilegiato l'acquisto di un attaccante in più e non è mai stato studiato un piano serio. Ora siamo indietro anni luce rispetto al resto del Continente. Spero che anche la burocrazia si snellisca per recuperare terreno. In una stagione sportiva contano i risultati della squadra. Poi è giusto parlare del futuro. Con Mezzaroma sono sempre andato d'accordo, e nonostante il mio contratto scade nel 2013, sono abituato al termine di ogni stagione di fare il punto della situazione con il presidente. Io rimetto il mandato come al solito, pesando con il presidente stesso le possibilità di andare avanti insieme. C'era stata qualche polemica legata però alla piazza, avevo semplicemente detto che se il problema ero io sarei potuto andare via, ma non si sono mai creati i presupposti. Il nostro unico obiettivo è concludere la stagione centrando la salvezza, e giocandoci a Napoli l'accesso alla finale di Coppa Italia".
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