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Peres: “Col Barça la partita dell’anno, ma serve coraggio. Di Francesco fa di tutto per non pensarci”

Il brasiliano su Alisson: "Paura che vada via? Sì, ma quando uno fa bene come lui ormai è così nel calcio. Magari è un suo sogno, glielo auguro. Sarò triste se dovesse partire"

Redazione

Protagonista del passaggio del turno in Champions League con quel salvataggio a Kharkiv celebrato poi da tutti i giallorossi sui social, Bruno Peres è tornato anche titolare in campionato nell'ultima positiva trasferta di Crotone. Dopo l'incidente di qualche settimana fa, per il brasiliano sembra essere tornato il sereno anche grazie alla nuova paternità. Il terzino della Roma è stato ospite di Premium Sport e ha ripercorso alcune tappe della sua stagione e della sua carriera.

Ti sei reso conto di quello che avevi fatto quando hai segnato quel gol alla Juve?

Solamente dopo quando ho visto l’atmosfera, mentre lo vivevo non potevo immaginare tutto questo.

Sul salvataggio con lo Shakhtar: cosa stavi pensando?

Ho pensato che magari l'attaccante avrebbe calciato male e avrei potutto fare qualcosa per evitare il gol. Sono stato fortunato e ho potuto aiutare la squadra facendo una parata che di solito fa Alisson.

Che cosa ti ha detto Alisson dopo quel salvataggio?

Mi ha detto che avevo fatto la parata che ci avrebbe portato un passo avanti in Champions League.

Chi è il più social del gruppo?

Difficile dirlo. Io sono uno dei meno social. Mi sa che è Strootman, è lui quello che ogni giorno cerca di mettere qualcosa dell’allenamento, delle partite. E’ lui quello più social.

Pensate al Barcellona?

Il mister fa di tutto per non farlo. Sappiamo che è la partita dell’anno per noi, sappiamo che sarà importante, dura e difficile.

Secondo voi è un'impresa possibile?

Nel calcio siamo 11 contro 11, se hai paura non ha senso giocare e allenarsi, se pensi già che perderai. Affrontiamo una delle squadre migliori al mondo, sono favoriti per la vittoria della Champions.

La Roma è stata la scelta giusta?

Sono contento di essere in questa squadra.

Su Alisson.

Sarà il portiere più importante del mondo. Sarà lui il titolare del Brasile per il momento che sta vivendo. Lavora tanto, sta dimostrando di essere forte partita dopo partita.

Avete paura che vada via da Roma?

Sì, ma quando uno fa bene come lui ormai è così nel calcio. Magari è un suo sogno o ha un obiettivo, glielo auguro, ma sarò triste se dovesse partire.

Come vivete questa corsa Champions?

Non siamo tranquilli perché se sbagliamo una partita loro si avvicinano. Dobbiamo vincere ogni partita per staccarci. In ogni partita dimostriamo quello che chiede il mister e credo che stiamo riuscendo a fare bene.

Qual è la prima punta più forte del campionato?

Dzeko.

Quanto vale?

Secondo me tantissimo.

Sogni di giocare il Mondiale con la maglia del Brasile?

Certo che è un sogno, lo è di tutti i calciatori. Per stare in quella lista devo giocare di più, stare meglio. Sogno di giocare al Mondiale e di andare in nazionale. E’ un sogno, finché non lo raggiungo non posso mollare.