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Per Garcia solo un risultato: “Vincere, non c’è alternativa. Sud chiusa? Uno svantaggio” – VIDEO

Poi il tecnico aggiunge: "Non è stato Pallotta a prendere la decisione di chiuderla. Lui, per la Roma, è una benedizione". Garcia convoca Keita, Totti è pronto a partire dal primo minuto. Assente Pjanic e per Gervinho appuntamento a San Siro,...

Guendalina Galdi

"Io preferisco giocare sempre in uno stadio pieno e non avere la Curva Sud è sempre una cosa brutta; è sempre uno svantaggio ovviamente". A Rudi Garcia mancheranno gli 8mila della Curva Sud centrale squalificata dal giudice sportivo. Nella conferenza stampa pre Roma-Atalanta, il tecnico francese è tornato sul provvedimento della giustizia sportiva contro la società giallorossa in risposta all'esposizione degli striscioni in direzione della madre di Ciro Esposito (quattro autori sono stati identificati e saranno sottoposti a daspo) durante Roma-Napoli ed ha voluto precisare: "La Roma non è solo giocatori e allenatore. Ci sono anche i dirigenti, e in primis il presidente che ha sempre difeso il suo club, ha sempre fatto di tutto per avere club ambizioso e avere uno stadio in cui i genitori possano portare i bambini". E se tra una parte dei tifosi giallorossi e James Pallotta le acque non si sono ancora placate, Garcia ha definito così la presenza di un presidente come il bostoniano:

"E' una benedizione per la Roma, lui fa sempre tutto per portare in alto i colori della Roma. Voglio anche ricordare che non è stato il presidente a squalificare la curva". E' stata infatti la giustizia sportiva italiana, già 'bacchettata' dall'ex Lille che nella conferenza stampa alla vigilia di Torino-Roma disse che "dovrebbe migliorare". Giocare all'Olimpico senza la parte più calda del tifo giallorosso non sarà facile, ma per Garcia e la Roma c'è un solo risultato: la vittoria. "Dobbiamo vincere domani - la carica dell'allenatore francese - non c’è altra alternativa alla vittoria domani".

Tra l'altro, nè Garcia nè i suoi intendono fare calcoli; la vittoria è l'unica via praticabile, a prescindere dai punti che guadagnerà, o meno, la Lazio.

L'obiettivo certamente è riprendersi il secondo posto, ma la fine di questo campionato deve ancora essere scritta e soprattutto al derby (che si giocherà alla penultima giornata) manca ancora troppo tempo per battezzarlo come ultimo e decisivo bivio Champions per le due formazioni capitoline. "E’ molto lontana questa partita - il pensiero di Garcia sulla stracittadina in programma il prossimo 24 maggio - “Conta solo la prossima partita” non è solo un modo di dire. Nelle ultime tre partite abbiamo messo insieme 7 punti su 9 e va abbastanza bene. Ora vogliamo fare dieci su dodici. Non contano le altre gare, conta solo l’Atalanta. E’ una squadra che ha fatto passi da giganti verso la salvezza vincendo l’ultima partita contro il Sassuolo. Rimane una squadra difficile da affrontare. Io mi aspetto una partita difficile, ma mi aspetto anche di vedere una Roma. Chiunque troviamo davanti a noi non cambia nulla: usciremo con i 3 punti perché è l’unico obiettivo che abbiamo per domani".

CAPITOLO ASSENTI: "NESSUN ALIBI" - Nella lista dei convocati per Roma-Atalanta non compaiono nè Pjanic nè Gervinho. Il primo non è riuscito a smaltire il problema alla caviglia, mentre il secondo farà il suo ritorno in campo sabato 25 aprile nella trasferta di San Siro contro l'Inter. Farà parte della comitiva giallorossa, invece, Seydou Keita: "Anche se non è al 100 per cento ha risposto bene e si allenato normalmente oggi. E’ una risorsa in più per noi con tutti questi assenti". Assenze che pesano soprattutto a centrocampo: quella di Pjanic per infortunio e di De Rossi per squalifica. Ma Garcia non vuole parlare di emergenza: "Non sono senza soluzioni: ci sono Paredes, Ucan e Florenzi che possono giocare a centrocampo. Meglio giocare con giocatori che sono al 100 per cento fisicamente che giocare con quelli che non sono al massimo. Non sono preoccupato per niente per il centrocampo".

Tornerà molto probabilmente dal primo minuto Francesco Totti, dopo i novanta minuti di panchina all'Olimpico di Torino: "Si è allenato bene, lo abbiamo gestito ad inizio settimana, poi si è allenato con il gruppo e ora sta bene. Sappiamo tutti che quando il capitano è vicino al 100 per cento è sempre un vantaggio, un valore aggiunto per la nostra Roma". Discorso a parte, invece, per Maicon. Intorno alle condizioni del terzino brasiliano sembra infittirsi il mistero: "Il suo problema è che fa un passo in avanti e a volte due indietro - ha chiarito Garcia alla stampa -. Quello al ginocchio è un problema delicato. E’ vero che mi aspettavo tornasse prima ma per il momento non può fare tutto. Un giorno sta bene un altro meno. Con la società e i dottori faremo presto un punto per valutare bene le condizioni di Maicon. Io comunque mi auguro sempre che torni presto in campo". In quella porzione di campo, in basso a destra, tornerà dopo aver scontato il turno di squalifica Torosidis, soluzione che concederà a Florenzi di rendersi disponibile come ulteriore alternativa per il centrocampo oppure per il tridente d'attacco. Contro l'Atalanta di Reja dunque la Roma si schiererà con, davanti a De Sanctis, la coppia di centrali Astori e Yanga-Mbiwa e a sinistra Holebas. Centrocampo composto da Nainggolan, Florenzi e Keita (qualora il maliano riesca a partire da titolare) oppure uno tra Uçan e Paredes, e tridente d'attacco con Totti, Iturbe e Ljajic. Nel caso in cui, invece, Garcia voglia schierare i suoi col 4-2-3-1 invece che col consueto modulo 4-3-3, è possibile che lo faccia con la coppia Nainggolan-Paredes a fare schermo davanti alla difesa, e poi Florenzi-Ljajic-Iturbe alle spalle di Totti. Sullo stato d'animo dei suoi uomini Garcia ha dichiarato: "I giocatori sono motivati, hanno messo intensità e qualità nel lavoro. Abbiamo lavorato duro, e l’abbiamo potuto fare perché abbiamo una sola partita a settimana. Mi sembrano abbastanza tranquilli e concentrati sul campo".