Oggi Rudi Garcia ha parlato in occasione della conferenza stampa alla vigilia dell'incontro di campionato di domani contro la Sampdoria ed ha precisato da subito che, appunto, era una conferenza pre-partita, non post. Post-Bayern Monaco, nello specifico. Dopo la sconfitta di Champions "abbiamo fatto come al solito un debriefing della partita e poi siamo passati alla cosa più importante, ovvero la partita di Genova. Ed è anche per questo che sono qui", la risposta data dopo pochi secondi di conferenza. Rispetto ad una settimana fa, quando quella conferenza pre-Chievo era soprattutto post-Juventus, Garcia è stato meno esuberante; certo, una settimana fa la sfida ai campioni di Germania era il futuro, oggi invece è già passato e la storia di Garcia alla Roma è stata aggiornata con quel 7-1. Ma è tempo di mettere da parte la Champions League, che non significa dimenticare o aver affrontato la disamina della disfatta con leggerezza, e, come direbbe Garcia, di riaprire il Libro Campionato. La trama dovrà proseguire con il capitolo 'Sampdoria'; altre pagine da scrivere necessariamente con il lieto fine: "La sconfitta di martedì - ha assicurato il tecnico della Roma - non cancella nulla di quanto fatto in questo inizio di stagione, e nemmeno il buon inizio di Champions League". Nessuna confusione dunque, l'ombra scesa nella serata di martedì non dovrà cadere sulle prestazioni di campionato, la luce emanata nelle precedenti giornate di Serie A deve proiettarsi sulle sfide future, a partire dall'impegno di Marassi.
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Per Garcia il Bayern è passato “Ora conta vincere con la Samp”. Colonne greche ai lati della difesa, davanti in tre per una maglia
Una Roma ambiziosa a Marassi. Florenzi avverte la Juventus: "Quest’anno cercheremo di dargli battaglia e anche se non dovessimo fare dei record, proveremo ad arrivare prima di loro"
"Siamo all’altezza delle nostre ambizioni e da qui ripartiamo", distinguendo il binario campionato da quello Champions, che sono sì paralleli ma anche distinti e separati, Garcia ha voluto rendere noto il sentimento dell'intero spogliatoio giallorosso. E c'è una caratteristica che la Roma non potrà mai perdere per colpa di alcun avversario, perfino il più insormontabile: la sua ambizione, che solo per la desinenza finale fa rima con presunzione. "Mi aspetto una Roma ambiziosa - ha detto Garcia - come al solito andremo lì per vincere".
COLE VERSO LA PANCHINA, AI LATI DELLA DIFESA TOROSIDIS-HOLEBAS - E' a Roma da poco più di quattro mesi ed il terzino inglese arrivato dal Chelsea già viene dato per partente a gennaio. E' Ashley Cole che una volta arrivato a Roma, in estate, ha assicurato che la sua volontà era vestire una maglia che avrebbe permesso lui di trovare nuovi stimoli, altrimenti sarebbe andato a "prendere il sole in America". Perchè proprio da oltreoceano arrivavano altre offerte; ma approdare negli States ormai è sinonimo di un avvicinamento al ritiro dal calcio giocato, continuando a disputare partite a ritmi più blandi e senza le pressioni del vecchio continente ma con uno stipendio d'oro. Però non era questo il futuro che Cole voleva per se stesso, e allo stesso tempo c'erano le ambizioni europee della Roma che aveva la necessità di combinare freschezza e maturità. Seydou Keita ha ripagato le aspettative ed ora i tifosi attendono con ansia il suo rientro in campo, mentre lascerebbero in panchina l'inglese preferendogli Holebas. Certamente non sempre le aspettative della tifoseria sono in linea con le scelte tecnico-tattiche dell'allenatore, ma per Cole domani potrebbe essere un'ottima occasione per riposarsi e lasciare spazio al terzino greco che ha preso il suo posto nel secondo tempo di Roma-Bayern. Senza dimenticare che mercoledì prossimo la Roma sarà nuovamente impegnata in campionato per il turno infrasettimanale.
Con Torosidis sulla destra, vista l'assenza di Maicon, la coppia di nazionali greci costituirà le colonne della retroguardia giallorossa contro la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. Al centro torna Astori ed ancora Yanga-Mbiwa; nessun cambio previsto per il centrocampo De Rossi-Nainggolan-Pjanic, con il bosniaco che domani festeggerà il traguardo delle 100 presenze in Serie A. In attacco l'unica sicurezza potrebbero essere Francesco Totti e Gervinho. Per la terza maglia da assegnare ci sono tre giocatori, tenendo conto di una probabile panchina per Iturbe che è vicino alla forma migliore ma non ancora al cento per cento. Insieme al capitano e all'ivoriano dunque o Mattia Destro (lui e Totti hanno ampiamente dimostrato di poter giocare insieme), o Adem Ljajic, oppure ancora Alessandro Florenzi. Quest'ultima sembra essere l'opzione più equilibrata vista la capacità dell'esterno di offrire ottime prestazioni combinando nel modo migliore l'efficacia nella fase offensiva e la sicurezza in quella difensiva. Florenzi in serata è stato protagonista dell'ormai noto 'Slideshow' di Roma Tv; durante carrellata di foto significative della vita pubblica e privata del protagonista di turno, Florenzi ha parlato a tutto tondo ed ha commentato le immagini che si avvicendavano sul maxi schermo. Tra ricordi, famiglia, momenti di commozione, amore e storia personale e professionale, il centrocampista giallorosso, ripensando al record delle dieci vittorie consecutive della scorsa stagione, ha mandato un messaggio ai bianconeri: "Quest’anno cercheremo di dare battaglia alla Juventus anche se non dovessimo fare dei record, cercheremo di arrivare prima di loro."
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