Oggi a Firenze va in scena una giornata speciale: il “Pepito Day”. Giuseppe Rossi saluta ufficialmente il calcio giocato in uno stadio, il Franchi, che lo ha amato e sostenuto nei momenti più belli e più difficili della sua carriera. Un match evento per rendere omaggio a un talento sfortunato ma amatissimo. In campo tanti ex campioni: da Luca Toni a Mario Gomez, passando per Diego Godin e Daniele De Rossi. Proprio l’ex allenatore della Roma ha commentato il lavoro di Claudio Ranieri, attuale tecnico giallorosso e grande assente della giornata (era atteso anche lui, ma non sarà presente): ''Fantastico''. Un attestato di stima importante per il tecnico che solo poche settimane fa aveva parlato proprio di DDR: ''Tornerà più forte di prima a Trigoria''. Bocca cucita però sul futuro: Daniele non ha risposto alla domanda su un possibile ritorno nella Capitale.

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Pepito Day, De Rossi applaude Ranieri: “Il lavoro che sta facendo è fantastico”
De Rossi si è espresso anche riguardo a Giuseppe Rossi: ''È stato un giocatore incredibile e un ragazzo squisito. Mi ha detto che sono stato l’unico che ha avuto sia come compagno di squadra che come allenatore''. Poi una battuta sul momento del Boca: ''Le difficoltà capitano. Hanno perso una partita ai rigori ma è una questione di fortuna, in campionato si stanno riprendendo''.
Nell'intervallo dell'amichevole, poi, De Rossi intercettato dallo speaker ha espresso un pensiero sulla Fiorentina: "Non è male, certo che no", la risposta dell'ex allenatore della Roma.
Dopo aver lasciato il campo nel corso del secondo tempo, poi, De Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole:
Ha avuto Giuseppe Rossi come compagno e da allenatore. "L'ho avuto da allenatore un mesetto, alla Spal. Veniva da un periodo senza giocare e da un infortunio, abbiamo usato quel mese per rimetterlo un po' in condizione. Il primo anno ha praticamente salvato la Spal se non sbaglio, io non ero lì. Se uno ha in mente i ricordi di quello che è stato quando era giovane, ancora prima degli infortuni, lo ricordiamo come un grande campione ma forse lo avremmo ricordato nel gota del calcio italiano ed europeo".
Quale è il ricordo più bello di Giuseppe Rossi? "Nei primi allenamenti con i grandi era piccolissimo, molto più piccolo di noi. Ho avuto la sensazione di quando ho visto il primo allenamento di Cassano, anche se io ero più giovane di Antonio. Quando vedi questi giocatori capisci che hanno qualcosa di diverso, capisci che in due secondi sarebbero diventati titolari: così ha fatto Antonio e così ha fatto Giuseppe. Giocatori pazzeschi per qualità, intensità e giocate nello stretto. Rossi è soprattutto un ragazzo perbene, timido e introverso: i primi anni parlava pochissimo, ora si è un po' sciolto. Si merita una serata così, con questo affetto di Firenze".
Come vede la partita dell'Italia di domani contro la Germania a Dortmund? "L'altra sera l'Italia l'ho vista molto bene. Quando giochi contro una squadra come la Germania ci sta che puoi perdere, hanno giocatori fortissimi soprattutto davanti. Se dovesse ripetere quella partita, magari anche domani a Dortmund, non finisce 2-1 per la Germania. Sono fiducioso, non solo sulla partita di domani ma sul percorso che l'Italia sta intraprendendo dopo la brusca eliminazione all'Europeo".
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