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Pepe: “Vi racconto il mio gol da ex. Sono tifoso della Roma, cresciuto nel mito di Totti”

"Sono cresciuto nella Roma e ho tifato Roma. Poi è normale che diventando professionista un giocatore diventa meno tifoso rispetto a quando eri bambino. Da piccolo facevo il raccattapalle. E sono cresciuto nel mito di Totti e della Roma"

Redazione

Al termine del match tra Chievo Verona e Roma, finito in parità per 3 a 3, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti l'attaccante dei clivensi, Simone Pepe.

PEPE A PREMIUM

Il gol dell’ex…

Penso che il pareggio sia giusto. Nel primo tempo la Roma ha fatto una grande partita, poteva anche stare sul 3-0. Poi nel secondo tempo si è visto un grande Chievo. Abbiamo lottato fino alle fine. Loro sfortunati nel primo tempo, e noi fortunati nel finale.

Raccontaci il gol…

Avevo visto un movimento strano di Szczesny. Avevo la barriera davanti, non me ne ero accorto. Dire il contrario è una bugia. Poi ho visto Florenzi che correva a protestare e allora ho capito che era entrata.

Come hai vissuto la gara da ex calciatore della Roma e da romanista?

Sono cresciuto nella Roma e ho tifato Roma. Poi è normale che diventando professionista un giocatore diventa meno tifoso rispetto a quando eri bambino. Da piccolo facevo il raccattapalle. E sono cresciuto nel mito di Totti e della Roma. Ringrazio la Roma che mi ha permesso di formarmi come giocatore e come professionista.

Come hai trovato la difesa giallorossa?

Non mi permetto di giudicare. Mi sono accorto che la Roma nel primo tempo era più alta. Nella ripresa si è abbassata e ci ha subito. Anche nelle palle inattive, le abbiamo prese tutte noi.

Come ti senti?

Totalmente recuperato sicuramente. Ho fatto fatica a trovare la condizione fisica. Avevo più resistenza e velocità. Adesso sto ritrovano ciò che mi mancava da un po’ di tempo.

PEPE A SKY

La goal line technology?

Sono favorevole a prescindere da quello che è successo oggi. Per un giocatore fare un gol è la cosa più bella del mondo, quando te lo tolgono e l’hai fatto… Io non me ne ero nemmeno accorto, io ho calciato e avevo la barriera davanti. Ho visto un movimento sospetto di Szczesny e poi dopo andando avanti vedevo Florenzi che reclamava, i miei compagni che esultavano e allora ho pensato: c’è qualcosa che non va.

Raccontaci la sequenza dell’emozione interrotta.

Non te la so raccontare perché ho tirato una punizione, ho visto che è partita abbastanza bene poi dopo non ho visto più la palla. Ho visto Szczesny che smanacciava e poi ho che si è alzato con la palla in mano, e allora ho detto: “L’ha parata”. Poi ho visto tutta la confusione, infatti non mi son goduto nemmeno tutta l’esultanza.