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Pellegrini: “Totti mi ha scritto quando le cose andavano male. Oggi siamo tristi”

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Le sue parole: "Usciamo da qui con frustrati perché torniamo con zero punti, ma con la consapevolezza di poter contare l’uno sull’altro e questo ci aiuterà fino a fine campionato"
Redazione

Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sfida contro l'Atalanta. Queste le parole del capitano della Roma:

PELLEGRINI A DAZN

Sconfitta che fa male: come si approccia un capitano allo spogliatoio? “La verità è che a tutti i miei compagni oggi si può dire poco. Siamo tristi e arrabbiati per non aver portato punti a casa, anzi c’è ancora più frustrazione. Abbiamo fatto una partita di grande intensità, decisa da qualche episodio andato a nostro sfavore”.

Totti: “Io come ho detto prima per me Lorenzo è l’uomo e l giocatore più importante ci questa Roma. È il capitano, ci siamo detti tante cose in privato, lui le ha recepite e sta dimostrando il suo valore come uomo e giocatore. Siamo contenti noi tifosi di essere supportati da un giocatore simile. E complimenti per oggi, anche se abbiamo perso hai fatto una prestazione da capitano”.

Pellegrini: “Francesco non devo dire io chi è. Per me è un onore anche solo incrociare il suo sguardo, o ricevere un messaggio o una parola. Lo ringrazio per quello che dice, ogni parola che lui dice sa quanto è importante per me. Ci siamo sentiti tempo fa quando le cose non andavano, è stato importante per me e questo si sta vedendo. Riesce a continuare a essere il capitano della Roma, come sarà sempre per me il capitano, un punto di riferimento e ispirazione. Sa quanto ci tengo, il mio stato d’animo, che non riesco a essere felice in questo momento. Il nostro rapporto è sempre stato stupendo ed è un onore sentirgli dire certe cose”.

Come stai fisicamente? Puoi giocare sabato? “Diciamo che è vero, ci sono tanti impegni, lo sappiamo. Ho passato dei momenti in cui non stavo bene, ma basta ripeterlo perché è stato detto anche troppe volte. Ora sto lavorando bene, mi sento bene e si vede, sono a disposizione della squadra. Si è percepito che questo è un gruppo unito, dove le persone tengono agli altri compagni, dove si aiutano tutti nei momenti di difficoltà. Sabato sono pronto a giocare, come tutti, anche se ci sarà da fare i terzino o il portiere. Il nostro mantra è questo, sacrificarci l’uno per l’altro. Usciamo da qui con frustrati perché torniamo con zero punti, ma con la consapevolezza di poter contare l’uno sull’altro e questo ci aiuterà fino a fine campionato”.