Lorenzo Pellegrini torna a parlare. Nel suo periodo più difficile con la maglia della Roma e la possibile cessione, il capitano giallorosso rilascia una lunga intervista a Ivan Zazzaroni su 'Il Corriere dello Sport' per parlare del suo futuro, ma soprattutto delle sue verità. A un anno dall'esonero di José Mourinho. E il numero 7 parte proprio da quel giorno: "Fu uno shock, anche perché nessuno se lo immaginava. Per noi non fu un bel momento. A fine novembre leggemmo che lo volevano cacciare, andammo da Tiago Pinto per chiedere se era vero e gli spiegammo che non c’era bisogno di mandarlo via. Volevamo continuare con lui".


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Pellegrini: “Su di me solo voci ridicole. Sul futuro lascio decidere il campo”
Sei riuscito a sapere cosa aveva spinto l’Olimpico a fischiarti ripetutamente? "I risultati hanno peggiorato il clima in generale. E poi una montagna di stupidaggini, bugie messe in giro per fornire alla gente uno o più colpevoli. Ma colpevoli di cosa? Solo dei risultati".
Girarono voci sul tuo coinvolgimento negli esoneri di Mourinho e De Rossi. "Subito dopo l’esonero altre voci ridicole, ci sentimmo al telefono perché desideravo chiarire la mia posizione e lui ha capito... Mou è trascinante, ti folgora. Noi ci dicevamo che se prima di ogni partita ci avesse chiesto di sbattere la testa contro un albero l’avremmo fatto tutti... Anche quella del tradimento a Daniele è pura fantascienza, invenzioni di chi non ha idea del rapporto che avevo e conservo con lui. Spesso la verità non interessa, è d’intralcio".
Hai pensato che questo potrebbe essere l’ultimo anno alla Roma? Il contratto scade nel 2026 e la società non sembra intenzionata a rinnovarlo. Non alle stesse condizioni, almeno. "È un pensiero che evito. Lascio che sia il campo a decidere. Io sono molto fatalista e cerco sempre di essere positivo. Ti assicuro che finché avrò la possibilità di indossare la maglia della mia Roma lo farò dando tutto me stesso, anzi di più, come ho sempre fatto. Per me è importante riuscire a guardarsi allo specchio ed essere felice dell’uomo prim’ancora che del calciatore. Non ho bisogno di dichiarare l’amore per la Roma, è così evidente".
Da quanto non senti i Friedkin? "Ho ricevuto un messaggio di Ryan dopo il derby, al derby tengono tanto".
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