Ieri è finalmente arrivato l'esordio da titolare per Lorenzo Pellegrini. Oggi il centrocampista della Roma è intervenuto ai microfoni di Roma Radio. Ecco le sue parole:
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Pellegrini: “Siamo a buon punto, ieri un sabato perfetto. Rientro incredibile di Florenzi” – VIDEO
Parla il centrocampista: "Iniziamo a vedere i frutti del lavoro in allenamento. Under conosce benissimo il pallone, è un ragazzo molto intelligente"
Te lo aspettavi così il tuo debutto da titolare all'Olimpico?
Sognavo un bel debutto, quando è la prima volta uno spera sempre di far bene. Era importante vincere e l'abbiamo fatto, è stato un sabato perfetto.
Qual è stata la tua prima volta allo stadio da tifoso della Roma? Te la ricordi?
Sinceramente no, però veramente da subito. Mio padre era abbonato in Curva con i miei cugini, mi portava sempre con lui già da quando avevo 4-5 anni. Ero proprio piccolino. Poi eravamo in alto, quindi lo stadio mi sembrava immenso, il campo lontanissimo. Invece adesso che siamo lì dentro è una cosa completamente diversa.
Ieri è stato il giorno del ritorno di Florenzi.
Penso che abbia fatto un rientro incredibile. Dopo due infortuni come i suoi, tornare con una serenità così, una forza e una voglia... penso abbia corso più di tutti. Ale è impressionante, sempre di più.
Di Francesco chiede a voi intermedi di essere fondamentali per allargare il campo. Un gioco che tu conosci bene. Quanto tempo ci vuole per acquisire questi sincronismi anche con gli altri due esterni? Secondo te che punto siamo?
Ci vuole un po', ma secondo me siamo a buon punto, lo iniziamo a vedere anche in allenamento. Si iniziano a vedere cose molto positive. Anche ieri, al di là di me che conosco quello che devo fare, anche sull'altra fascia Kolarov, Nainggolan e El Shaarawy hanno interpretato benissimo la partita. Ieri abbiamo fatto veramente molto bene, abbiamo cercato di fare tutti quello che ci ha chiesto il mister.
Nel tuo ruolo specifico, il mister lascia spazio all'interpretazione oppure i momenti in cui allargarsi e in cui inserirsi sono studiato?
Lui ci dà un'impronta, cerca di farci entrare in campo sapendo più o meno quello che bisogna fare. Tanti movimenti sono dettati dagli avversari. Ieri molte volte siamo entrati con De Rossi che imbucava perché c'erano spazi centrali, e anche negli esterni. E' una libera interpretazione, sei tu che devi vedere se gli avversari sono un po' più stretti e quindi andare sull'esterno, o viceversa.
Il movimento dell'esterno d'attacco è conseguente?
Il movimento dell'esterno è contemporaneo per dare più alternative a chi ha la palla, più spazio, creando difficoltà agli avversari.
Quanto è stato importante cominciare a vedere i frutti del lavoro che si fa in allenamento?
Sicuramente sì. C'era la voglia di tutti di tornare a vincere. Giocavamo in casa, era una partita importante perché non vincevamo da un po', tra rinvii e Champions dove abbiamo fatto un pareggio buono secondo me, abbiamo incontrato una squadra forte. Era importante vincere, dare subito un'impronta positiva alla partita. Potevamo fare qualche gol in più, ma l'importante erano i 3 punti.
Under.
Conosce benissimo il linguaggio pallone. E' un ragazzo molto intelligente. Prima della partita abbiamo cercato di avere parole chiave con cui comunicare, come 'solo', 'destra' e 'sinistra. Si riesce tranquillamente a comunicare con lui. Il pallone è una lingua universale e quello ci aiuta.
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