Non è più il simbolo della Roma, ma non è ancora un ex. Lorenzo Pellegrini galleggia in una terra di mezzo sempre più ingombrante, dove il tempo non risolve, ma logora. Ha saltato l’intera preparazione estiva, il fisico è indietro, il ruolo che potrà ricoprire in campo non è neanche questa una certezza: mediano o trequartista? Ma il 7 della Roma è ancora troppo lontano dal Pasalic di Gasperini, jolly fondamentale alla Dea, ma anche troppo costoso per restare una comparsa. Questo in particolare è il motivo per cui Pellegrini è fuori dal nuovo disegno tecnico e mentale di una Roma che sta cercando di cambiare pelle, voltare pagina e soprattutto alleggerire il bilancio. Gli interessi non mancano - il West Ham lo osserva da tempo, la Fiorentina si è mossa con discrezione, e si è aggiunto anche il Tottenham. Nessuno però ha ancora davvero affondato. Tutti aspettano un segnale. Senza per questo dover forzare la mano: Lorenzo sta continuando lavorare per mettersi al più presto a disposizione di Gasperini. In cuor suo mantiene la speranza di riconquistare la sua Roma, ma deve scontrarsi con la realtà del progetto tecnico dell'allenatore che ha bisogno di gente pronta, fisicamente in primis ma anche mentalmente. Anche per questo Pellegrini non si impunterà, per restare e andare via a zero tra un anno per avere sicuramente qualche opzione in più. Se ci saranno delle soluzioni che accontenteranno tutti si cercherà la quadra, magari anche a gennaio.

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Pellegrini-Roma, la lunga attesa: dall’incognita rientro alle possibilità di mercato
Da bandiera designata a peso: Pellegrini e la Roma, una distanza crescente
—Un tempo era il volto scelto per rappresentare il futuro della Roma: romano, cresciuto in casa, con la fascia al braccio e le chiavi del centrocampo. Oggi, invece, Pellegrini vive una realtà completamente diversa. Ha saltato l’intera preparazione estiva, con un doppio intervento tra tendine e naso, arrivando inevitabilmente in ritardo dal punto di vista fisico e atletico. Con Gasperini rischia di essere un handicap più complicato da colmare. Può tornare dopo la pausa, ma avrà bisogno di altro tempo per arrivare a un determinato livello. Di quanto, però, non si sa. E dovrà ritagliarsi in ogni caso uno spazio all'interno dello scacchiere del mister, non avendo però una collocazione e un ruolo ben definito. Il riferimento è al campo, ma pure allo spogliatoio, visto che la fascia di capitano non sarà più sul suo braccio, a meno che non risulti il giocatore con più presenze in campo. La Roma comunque non lo vede più come un punto di riferimento, né come un perno insostituibile, piuttosto come un peso per il bilancio. Tra lui e la Roma, società ma anche tifosi, si è creata una distanza sempre più ampia, fatta di dubbi tecnici e di un progetto che lo esclude ormai quasi del tutto in vista del futuro.
Quattro milioni netti di ingaggio: un numero che pesa come un macigno nel nuovo corso della Roma, deciso a voltare pagina e a puntare su stipendi più contenuti, lontano dagli eccessi del passato. In un progetto che vuole snellezza e concretezza, quel contratto suona più come un fardello che come un investimento. Le incertezze sulle condizioni di Pellegrini si sommano a questo peso economico: non ha mai realmente convinto, e i mesi saltati di preparazione estiva non hanno fatto che amplificare i dubbi sul suo ruolo nel progetto di Gasperini. L’unica certezza che sembrava restare - la fascia da capitano - è stata tolta, sostituita da una scelta pragmatica basata appunto sulle presenze, come a sottolineare che anche il passato è ormai alle spalle. Quel contratto, così oneroso, pesa non solo sulla Roma ma blocca anche chi vorrebbe prenderlo, come la Fiorentina. Così, mentre il mercato si avvicina alla chiusura, Pellegrini resta in bilico, sospeso tra un passato di speranze e un futuro tutto da scrivere.
Resta o va via?
—Il nodo finale è tutto qui: resta o va via? Per Pellegrini, in questo momento, non ci sono mezze misure né soluzioni di comodo. Dopo mesi di incertezza, allenamenti saltati, ruoli confusi e una fascia ormai svanita, il futuro si stringe a un bivio netto. La Roma ha già deciso di non continuare a investire tempo e risorse su un giocatore ormai non più risorsa, o aprire definitivamente la porta a una separazione che appare sempre più inevitabile. Resta da capire quando. L'amarezza c'è per tutti, in primis per Ranieri che l'ha considerato una sua grande sconfitta. Così come la riconoscenza e il riconoscimento di un legame che non si spezzerà. Pellegrini ha sempre dato tutto e continuerà a farlo fino all'ultima goccia, ma lui come la Roma aspetta consapevole di dover chiudere presto questo capitolo. Le piste per una cessione si moltiplicano, il giocatore resta molto stimato all'estero come in Italia. Ma nulla di concreto. Altrimenti, a queste cifre, sarà addio tra un anno a zero. Ha ancora 29 anni, sogna di riprendersi anche la Nazionale un giorno. Intanto proverà a restituire alla sua Roma tutto l'amore che ha. Magari, se dal mercato non arriveranno determinati rinforzi, avrà anche la possibilità di ritagliarsi il suo spazio da protagonista soprattutto a centrocampo, con l'aiuto di Gasperini. Ci vorrà forse un po' di tempo, che però Lorenzo e la Roma non hanno più.
Federico Grimaldi
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