Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match contro il Braga. Queste le sue parole:
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Pellegrini: “Dette tante stupidaggini sul mio conto. Voglio il bene della Roma”
Voi giocatori vi dovete aiutare da soli. Hai fatto tutto questi stasera? “Nella vita è così. Questo periodo mi è servito e oggi è stato tanto bello liberarsi. Sono molto contento per tutto quanto. Stiamo continuando sulla strada giusta. Poi è arrivato il gol e la bella prestazione di tutta la squadra. Prima della partita speravo proprio in questo”.
Cosa hai pensato dopo 5 panchine consecutive? “Non è stato facile ma noi giocatori siamo tutti simili. Giocare è importante, è una valvola di sfogo. Mi sono subito fidato del mister. Mi conosceva da prima, sa chi sono. Mi sono fidato di lui perché era giusto così. Alla fine questo mi ha ripagato ma abbiamo tanta strada da fare”.
Ora cosa ti aspetti? Tornerai al centro del progetto? Saresti stupito di un’altra panchina? “Non ci penso. Il bello di questa strada, al di là delle stupidaggini che si dicono su di me, è che siamo una squadra di ragazzi che cerca di fare il meglio per la Roma che è quello che ci interessa più di tutto. Domani andrò al campo per allenarmi al 100% per far vincere sempre la Roma”.
Chi è che dice queste stupidaggini? “E’ così, il nostro lavoro è anche questo. Non sono uno che si lascia conoscere bene, che si lascia andare a determinate dichiarazioni o atteggiamento. Sono riservato ma deve bastare. Sono me stesso fuori e dentro il campo. Mi piace essere così e rimarrò così”.
Hai un contratto fino al 2026.Il futuro? "Al di là delle stupidaggini che rimangono tali. Una bugia detta un milione di volte rimane una bugia, non diventa verità. Per me il futuro conta poco. Ho sempre pensato al bene della Roma. Se rimanendo farò il bene della Roma, rimarrò qui”.
Cosa vi sta dando Ranieri? “L’abbraccio è stato spontaneo. Vivo le mie emozioni, quando sento di fare una cosa la faccio. Non era preparato. Tornando verso il campo l’ho visto e mi è venuto spontaneo abbracciarlo. Ci conosciamo entrambi, è stato facile fidarsi di lui anche se non ero contento di non giocare. Mi sono fidato di lui perché so chi è. E’ riuscito a dare una via e questo ci mancava. Non per colpe di nessuno ma ci mancava a livello generale insieme ad un po’ di serenità. Anche i nostri tifosi ci mancavano, hanno vissuto queste difficoltà come noi. Le difficoltà però devono unire invece di dividerti”.
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