Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

Pellegrini, capitano in crisi: inizio deludente e ora i nuovi lo scavalcano

Pellegrini, capitano in crisi: inizio deludente e ora i nuovi lo scavalcano - immagine 1
Da marzo in poi un solo gol, quello inutile a Bergamo con l'Atalanta di maggio (su azione l'ultimo è del 17 marzo). E di assist non ne registra addirittura dai due di febbraio contro l'Inter
Francesco Iucca
Francesco Iucca Collaboratore 

La Roma continua a leccarsi le ferite dopo il pareggio subito agli ultimi secondi col Genoa, che ha rimesso in piazza di colpo tutti i difetti e le criticità di una squadra ancora a secco di vittorie dopo quattro partite. E non si tratta solamente degli appena due gol fatti, uno con Shomurodov che era ai margini e l'altro con Dovbyk che ne ha sbagliati almeno un altro paio clamorosi o quasi. Nell'occhio del ciclone è tornato pure Lorenzo Pellegrini, capitano che in questo momento non ha però un posto da titolare. Il numero 7 arriva dalle panchine contro Israele e Genoa. Complici le condizioni non perfette, che lo hanno costretto ad allenarsi spesso a parte negli ultimi giorni, che però non sono una spiegazione esaustiva di un momento opaco che dura ormai da mesi. Con l'arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma, nei primi due mesi Pellegrini si è scatenato segnando quasi a ripetizione. Da marzo in poi un solo gol, quello inutile a Bergamo con l'Atalanta di maggio (su azione l'ultimo è del 17 marzo). E di assist non ne registra addirittura dai due di febbraio contro l'Inter. A questo si aggiunge il brutto Europeo e il trend proseguito pure nelle due partite di pochi giorni fa in cui l'Italia ha reagito alla grande. Contro la Francia è uscito all'intervallo, per qualche noia fisica ma soprattutto perché era stato il peggiore in campo. E con Israele è rimasto tutta la gara in panchina.

Pellegrini, tornano le critiche social e non solo. Anche Totti lo bacchetta

—  

Contro il Genoa De Rossi gli ha preferito Kone e Pisilli e l'impressione è che pure Baldanzi lo stia piano piano scavalcando. Il suo rating è stato di 6.18, il più basso della Roma insieme a Shomurodov che però ha giocato 10 minuti rispetto alla mezz'ora del capitano. Che per ora sta deludendo. Pellegrini è evidentemente fuori condizione, arriva in ritardo sulle seconde palle e non è neanche preciso tecnicamente. A 'Marassi' tre minuti dopo essere entrato, dal un suo contrasto perso (seguito a un controllo non perfetto) è nato il gol del pareggio rossoblù. C'era probabilmente fallo, ma troppo spesso il risultato dei duelli lo vede sconfitto. Palle perse, errori tecnici, ritardo di condizione, tutte cose che fanno rima con critiche. Sui social i tifosi sono tornati a scagliarsi su di lui in queste settimane e la prestazione di Genova ha acuito il malumore dei romanisti. Lo stesso Francesco Totti, che ha sempre difeso Pellegrini esaltandolo nei mesi scorsi, nell'ultima intervista ha un po' cambiato linea: "A Lorenzo voglio bene, ma poi conta solo il rettangolo di gioco. Se non ti esprimi al meglio là dentro puoi essere chi ti pare. Ultimamente non ha giocato come dovrebbe. Tommasi è uno che se ne fregava dei fischi”. La sostanza è che sì, capitano e bandiera, ma poi va dimostrato con i fatti, i numeri ma anche e soprattutto l'atteggiamento. Oltre alla condizione: lo scorso anno ha saltato 13 partite per infortunio, altre 14 quella precedente 2022/23 (Roma e Nazionale) e anche in questa stagione fatica a trovare la quadra. Problemi con l'Italia e anche in queste ore deve svolgere nuovi esami al Campus Bio.

Pellegrini, capitano in crisi: inizio deludente e ora i nuovi lo scavalcano- immagine 2

Il sorpasso di Pisilli e Baldanzi

—  

E intanto le nuove leve lo stanno scalzando, De Rossi sta ricevendo risposte importanti da Kone e Pisilli che si stanno guadagnando minuti e fiducia. Il primo è titolare inamovibile e lo sarà verosimilmente per tutto il campionato, il secondo è già alla seconda consecutiva da titolare: due partite di assoluto livello, di corsa e qualità. E intanto Baldanzi, fresco di tripletta in Under 21, sta dimostrando di star benissimo fisicamente e avere molte più armi a disposizione. Per tornare titolare il numero 7 dovrebbe mandarne in panchina due di questi tre: difficile da pensare dopo queste prime partite. Anche perché, con i cambi a 'Marassi' - tra cui lo stesso Pellegrini - la Roma si è abbassata in maniera evidente. "Non capisco perché, non lo avevo chiesto io", ha detto De Rossi. Un po' Celik, che è però più terzino che ala, ma tanto pure dallo stesso capitano giallorosso. Con Baldanzi che invece si è dimostrato utilissimo, uscendo con qualità e dinamismo da situazioni pericolose, provando anche a ribaltare l'azione. Il tecnico lo ha sempre detto, vuole gente di gamba, di intensità, oltre che di tecnica. E in questo momento a Pellegrini sta mancando proprio tutto. "Da alcuni - anche difesi da De Rossi - mi aspetto più virilità e cattiveria, invece di rotolarsi a terra per il falletto e lamentarsi per perdere tempo", ha commentato ieri Di Canio. Senza nominare direttamente nessuno. Ma il riferimento è parso abbastanza ovvio, in quanto la definizione corrisponde quasi in toto agli highlights di Lorenzo a 'Marassi'.