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Pelizzoli a FR: “Roma, manca sempre il salto di qualità. Radja deve giocare, anomalo il discorso di Monchi”

Il doppio ex analizza la sfida tra i giallorossi e l’Atalanta: “Nerazzurri consapevoli dei propri mezzi, Di Francesco bravo ma ha bisogno di rinforzi. Nessun dirigente mi ha mai parlato nello spogliatoio”

Jacopo Aliprandi

Bergamasco di nascita ma romano per la sua consacrazione. Ivan Pelizzoli ha vissuto la sua miglior annata della carriera nel 2003-2004, quando diventò il portiere meno battuto d'Europa con 14 gol in 31 partite, raggiungendo anche il record dei 774' senza subire reti. A pochi giorni dall'importantissima sfida tra Roma ed Atalanta, la nostra redazione l'ha contattato per sentire la sua sulla diversa situazione dei due club.

Roma-Atalanta, squadre che vivono momenti diversi?

L’Atalanta in questo momento vola sulle ali dell’entusiasmo. Ha vinto a Napoli, sta giocando a memoria e un gran calcio. È consapevole inoltre dei propri mezzi: sta facendo molto bene in Europa League, in Coppa Italia e anche in campionato nonostante il ko in casa nell’ultima giornata. Ma è un piccolo passo falso che ci può stare. La Roma alterna grandissime partite, ma quando deve fare il salto di qualità sembra che le manchi sempre qualcosa. Indubbiamente sarà una sfida tra due squadre che vorranno vincere e faranno una grandissima partita.

Un dicembre nero per la Roma…

Lo stop più eclatante è il pareggio contro il Sassuolo. Alla Roma manca sempre qualcosa per fare il salto di qualità per poter vincere lo scudetto. Non mi spiego il motivo e non mi spiego il pari contro il Sassuolo. Il campionato però è ancora lungo e ci sono tantissimi punti in palio.

Punti per lo scudetto o per una qualificazione in Champions League?

Deve sicuramente puntare a un posto in Champions, ma deve anche cercare di vincere lo scudetto, o quantomeno arrivare seconda. Ha le potenzialità per farlo. Ma il prossimo anno sicuramente la Roma dovrà puntare a qualcosa i più importante: Di Francesco è un grandissimo allenatore, fa giocare bene le se squadre e il prossimo anno sicuramente ci saranno le condizioni per raggiungere obiettivi importanti. Quest’anno intanto deve sicuramente arrivare in Champions, poi provare a fare qualcosa in più. Molto dipenderà anche dal mercato, e se Monchi prenderà qualcuno in questa finestra di mercato.

Ieri Monchi ha parlato alla squadra.

I discorsi più forti e importanti me li hanno sempre fatti gli allenatori. I dirigenti si sono sempre messi da parte e non avevano mai fatto questi tipi di discorsi. I discorsi più duri me ce li faceva Capello qualche anno fa, ma anche altri allenatori. Non ho mai sentito nella mia carriera parlare direttori sportivi o generali dentro lo spogliatoio. Se Monchi è stato spalleggiato da Di Francesco è una cosa che può andar bene, può significare che società e allenatore sono tutti dalla stessa parte.

Di Francesco contro Gasperini.

Si stanno dimostrando entrambi protagonisti del campionato. Gasperini con l’Atalanta sta facendo benissimo, sia per la crescita dei giocatori e sia per come fa giocare la squadra a memoria: è davvero un ottimo allenatore. Di Francesco è ancora giovane ma sa quello che vuole. Fa giocare bene le squadre che allena, adesso deve dimostrare, e lo sta facendo, di gestire bene un gruppo con nomi importanti. Un conto è allenare una squadra come il Sassuolo dove non ci sono tanti leader, un conto è allenare lo spogliatoio della Roma.

Caso Nainggolan, il belga dovrebbe giocare contro l’Atalanta?

Il video non l’ho visto (ride, ndr), ma una squadra come la Roma non può privarsi di un giocatore importantissimo come Radja. Può giocare in tutte le parti del campo, è un trascinatore e un leader. Ho giocato un anno con lui, è un giocatore che dà l’anima in campo. Ogni tanto invece fuori dal campo fa qualche ‘sparata’, ma sabato dovrebbe giocare a meno che la società non dia un’altra indicazione al tecnico. Da tifoso romanista lo vorrei in campo, da tifoso atalantino invece no (ride, ndr).