L'ex attaccante della Roma Pedro, alla Lazio dall'estate 2021, ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero, tornando anche sul passaggio in biancoceleste. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
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Pedro: “Non parlo del passato, ma grazie Roma per avermi ceduto alla Lazio”
Il Presidente stravede e ripete spesso che non capisce come la Roma si sia lasciata sfuggire un campione del suo livello.
"Non voglio raccontare vicissitudini di cui ho già detto sulla Roma e Mourinho. Sono il passato, anzi hanno preso la miglior decisione all'epoca e li ringrazio per avermi ceduto alla prima squadra della Capitale, ovvero la Lazio. Io volevo continuare in Serie A, dove c'è tanta concorrenza, e sono stato accontentato.
E ha sempre inciso nei derby. Promette un gol ai tifosi e un altro ballo sulle note della Carrà sotto la Nord il 5 gennaio?
"Lo spero. È sempre una sfida complicata. Ormai anche io vivo l'emozione e la passione dell'evento. Sento tanto la partita, e diventa più difficile, anche se ho già segnato. La data è lontana, prima battiamo le altre".
Ha vinto tutto come nessun altro al mondo. Ma quanto vorrebbe alzare una coppa al cielo con la Lazio? "Il mio sogno è vincere un trofeo qui prima di smettere, sarei l'uomo più felice del mondo. Siamo una delle squadre che ambiscono all'Europa League, siamo primi e possiamo vincerla. La nuova formula può agevolarci, senza retrocessioni dalla Champions, per entrare fra le prime otto. Il percorso è lungo, ma dobbiamo provarci".
Quale fioretto promette in caso di trionfo? "Sono pronto a tuffarmi dentro la Fontana di Trevi, se mi danno il permesso e non mi arrestano (ride, ndr)».
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