A luglio più di un tifoso romanista ha storto il naso vedendo Szczesny andare via. Una follia, a detta di molti, perdere un portiere del livello del polacco per affidare la porta della Roma ad Alisson. Il numero 1 della Seleçao fino a quel momento aveva registrato solo 15 presenze, subendo 19 reti ed uscendo appena 4 volte imbattuto dal terreno di gioco. Oggi, però, è cambiato tutto. Alisson non prende gol da 273’ ed i suoi miracoli con l’Atletico Madrid lo hanno reso il beniamino dei tifosi. “Sto vivendo un momento speciale”, ha detto pochi giorni fa l'estremo difensore brasiliano. Chi ha sempre avuto pochi dubbi sulle sue qualità è il preparatore dei portieri dell’Internacional di Porto Alegre, Daniel Pavan.Forzaroma.info ha raggiunto l’uomo che ha scoperto Alisson. Ecco le sue parole:
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Pavan a FR (ex preparatore di Alisson): “Diventerà uno dei più forti al mondo”
La redazione di Forzaroma.info ha raggiunto l’allenatore dei portieri dell’Internacional, grande amico dell’estremo difensore giallorosso: “Non gradiva la scelta di Spalletti di farlo partire dalla panchina. Quello visto con l'Atletico...
Alisson giovedì scorso si è detto felice di questo momento positivo che sta vivendo con la Roma. Lei crede che l’anno passato da secondo di Szczesny sia stato importante per la sua crescita o l’abbia frenato?
Fa parte di un processo di adattamento. Conoscendo le sue potenzialità, poteva essere titolare già dall’inizio, ma occorre rispettare le scelte del tecnico e il lavoro di Szczesny che è un grande portiere. Alisson è maturo come atleta e sono certo che ha sfruttato questi momenti per migliorarsi ancora di più.
Con lei ha mai dato segni di insofferenza per le scelte di Spalletti?
Partire dalla panchina non era di suo gradimento, ma gli ho sempre consigliato di avere pazienza e continuare a lavorare perché il suo momento sarebbe arrivato. È sempre stato un ottimo professionista ed oggi sta raccogliendo i frutti di quanto ha seminato il primo anno in Europa.
Adesso è il portiere titolare della Roma. Quello che balza agli occhi è la sua capacità di sapersi migliorare partita dopo partita. Quando lei lo allenava, aveva notato questa sua abilità?
Sì, infatti Alisson è diventato titolare di un grande club come l’Internacional di Porto Alegre quando era ancora molto giovane ed è arrivato presto in nazionale. È un grande portiere ed ha tutto per migliorare ancora e raggiungere alti livelli con la maglia della Roma
Tra poco compirà 25 anni. In cosa e quanto può migliorare Alisson? Ha una grande capacità di posizionamento ed ultimamente è migliorato anche nelle uscite. Quale aspetto deve ancora perfezionare, secondo lei?
Tutti i portieri possono migliorare nelle loro caratteristiche di gioco e anche Alisson crescerà ancora di più, ne sono certo. Lui è un portiere completo, domina tutti i fondamentali del ruolo e allenandosi in Europa sta diventando sempre più bravo, soprattutto nel giocare con i piedi.
Perché in Brasile molti tifosi sono scettici su Alisson e vorrebbero che Tite scegliesse un altro portiere?
In Brasile abbiamo tanti bravi portieri e la stampa o i tifosi vogliono sempre in nazionale qualcuno che è rimasto fuori dai convocati. Io conosco Alisson da quando era un bambino, so quali sono le sue potenzialità e sono certo che sarà lui il nostro portiere nel Mondiale di Russia 2018. La cosa più importante, adesso, è che continui a lavorare ed a perfezionare le sue abilità.
Taffarel stravede per lui. Può diventare un campione come lo sono stati Julio Cesar e Dida?
Non mi piace fare similitudini. Ogni portiere ha la sua storia. Alisson si è formato nella stessa scuola di Taffarel nell’Internacional ed è stato anche riserva di Dida nello stesso club, ricevendo molte indicazioni dall’ex portiere del Milan e imparando molto da lui. Alisson può diventare uno dei migliori portieri d’Italia, ma anche del mondo.
Ha visto la partita con l’Atletico Madrid? Cosa ha pensato vedendo Alisson così decisivo?
Sono rimasto molto felice e orgoglioso per la sua prestazione contro l’Atletico Madrid, ma per me non è stata una sorpresa. Conosco le sue qualità e quanto visto contro gli spagnoli diventerà routine. La Roma può stare tranquilla nel ruolo del portiere.
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