Javier Pastore, ex calciatore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista a La Nacion. L'argentino ha parlato della sua operazione all'anca nell'estate del 2020. Queste le sue parole: "Mi svegliavo con il dolore e i primi passi erano già un calvario. Sedersi, chinarsi, salire in macchina, faceva sempre male. Era una sofferenza quotidiana. La mia testa mi diceva 'basta, per favore...' Non volevo più soffrire. Continuando a giocare a calcio ho allungato i tempi, ho provato tante cose ma e alla fine ho fatto da cavia per tante cure... Ma niente, nessuna con il risultato sperato. Sì, mi hanno migliorato così ho potuto allenarmi e giocare, ma non hanno mai migliorato veramente la qualità della mia vita. Giocavo una partita e poi restavo a letto per due giorni a causa del dolore che provavo".
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Pastore ricorda l’operaziona all’anca: “Un calvario. Ho fatto da cavia per tante cure”
Le parole dell'argentino: "Era una sofferenza quotidiana. Giocavo una partita e poi restavo a letto per due giorni a causa del dolore"
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