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Pastore: “L’anno scorso non mi sentivo importante, con Fonseca è diverso. Che gioia per Zaniolo”

LaPresse

Le parole dell'argentino: "Abbiamo fatto una grande partita. Le corse indietro di Kluivert e Zaniolo ci danno voglia di correre. Prima ci mettevo tre giorni per recuperare da un infortunio"

Redazione

Pastore torna El Flaco. Javier si prende la standing ovation dell'Olimpico dopo una partita super contro il Napoli, fatta di recuperi, scatti e giocate. Ecco le sue parole a fine partita.

PASTORE A ROMA TV

Javier, undici palle recuperato per te, questo dato conferma il tuo stato di forma.

Sì è molto importante quando qualcuno si sente bene fisicamente, posso fare cose che prima non riuscivo a fare. Abbiamo giocato una grande partita, la grinta che ci stiamo mettendo è positiva, ambiziosa. Volevamo questi tre punti, siamo andati forti su ogni palla e abbiamo recuperato tanti palloni.

La Roma ha gestito bene la gara in ogni momento.

Sì, poi contro una squadra importante come il Napoli. Loro giocano bene a calcio e sono intensi. Dopo il rigore sbagliato siamo calati un po’, poi ci siamo rialzati nel migliore dei modi.

Visto il tuo stato di forma, puoi venirci a trovare facendo 100 scalini.

Salutiamoci da qua (ride, ndr). Adesso dobbiamo tornare a lavorare per preparare al meglio le prossime sfide.

Allora le puoi fare più di tre partite di fila.

Sì, mi sento bene e sto recuperando sempre più velocemente. Prima ci mettevo 3 giorni, poi due e ora riesco il giorno dopo.

Il mister ti ha ripreso per la rabona.

Ero un po’ stanco, ho preferito andare così invece che provare di sinistro.

PASTORE A SKY 

E' stata poesia oggi per te?

E' stata una partita intensa e difficile, abbiamo giocato contro una grande squadra. L'importante è che siamo stati molto concentrati e ambiziosi, volevamo i 3 punti e siamo riusciti a prenderli.

Hai trasformato i fischi dell'Olimpico in applausi: cosa si prova?

Sono sempre momenti belli, i tifosi sono dietro alla squadra e quando si esce così è solo il singolo. E' molto meglio uscire con gli applausi che con i fischi, ma tutto dipende da quello che facciamo in campo. Stiamo facendo tante cose belle, i tifosi sono sempre dietro di noi e dobbiamo ringraziarli. Provando sempre a vincere che è la cosa che li rende più felici.

A fine primo tempo avete abbassato il baricentro: cosa vi ha detto Fonseca?

Sì, abbiamo abbassato la pressione e abbiamo sofferto, ma il mister ci ha detto di giocare più alti.

Chi ti ricorda Zaniolo?

Nessuno, ognuno è diverso ma ora provo solo gioia e felicità per lui perché è un ragazzo molto bravo che lavora molto bene. Dobbiamo solo aiutarlo a crescere perché ha tanto potenziale, va già sempre in Nazionale. Qui sta facendo la differenza. E' bravissimo, siamo sempre dietro di lui perché sappiamo cosa può dare alla Roma. Ma tutta la squadra ha fatto bene, stiamo crescendo tanto a quel livello ed è la cosa più importante.

Hai avvertito forte la fiducia della società...

Sì, l'ho sentita tanto in questa estate perché la società mi è stata molto vicina e anche l'allenatore mi ha parlato sempre dal primo giorno. Sono cose che mi fanno stare tranquillo e allenarmi meglio, questo si vede poi in campo. L'importante è che questa fiducia continui a essere reciproca. Bisogna pensare solo alla Roma e portarla solo più in alto possibile.

Chi ti ha aiutato di più?

L'anno scorso è stato molto difficile, non solo fisicamente. Non mi sentivo così importante in questa squadra come avevo previsto al mio arrivo. Ho perso fiducia in me stesso e anche i miei compagni sentivano che l'avevano persa, normale che accada dopo che non giochi tanto tempo. In estate ho lavorato molto di più personalmente, ho la fortuna di avere la mia famiglia e le persone giuste che mi aiutano, sono uscito da quel periodo brutto. Ora l'importante è che tutti quanti stiamo facendo una sola cosa e così la squadra può arrivare molto lontano.

PASTORE IN MIXED ZONE

"Non dobbiamo pensare che non abbiamo vinto nulla. La cosa più importante è che continuiamo a fare quello che stiamo facendo. Giochiamo un bel calcio e facciamo delle belle giocate. Poi siamo tosti, siamo una squadra che corre tanto e che vuole recuperare sempre il pallone. Siamo la Roma che vuole l'allenatore. Speriamo di continuare così".

Te la senti di giocare la sesta gara consecutiva?

"Speriamo di si, ora l'importante è recuperare poi sarà l'allenatore a scegliere".

Hai parlato con Manolas dei fischi?

"Non ho parlato con lui. Sono cose che succedono nel calcio, ma la gente non deve dimenticare quello che ha fatto qui. Spero vada sempre bene in campo".

Cosa è cambiato con Fonseca?

Mi ha dato più fiducia. Ha gestito bene i miei allenamenti e mi ha messo in forma. Ora sto bene e devo dimostrare io tutto in campo.

Sui cori

Prima non avevo capito perché l'arbitro avesse fermato la partita. Non sono cose belle. Poi con Dzeko abbiamo chiesto di sostenere la squadra e non fare altro. Poi non ci sono più stati cori di quel genere, ma si è sentita solo la loro euforia".

Sull'ambizione di cui parla Fonseca

Certo. Avere ambizione è quello. Vogliamo vincere ogni partita. I giocatori si vede che hanno degli occhi completamente diversi. Le corse indietro di Kluivert e Zaniolo ci danno voglia di correre. Quello ci porta l'ambizione e la voglia di non mollare neanche un pallone"