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Partnership Boreale-Fiorentina, Bove dribbla ‘Roma’ e futuro. Poi apre all’Under 21

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Il centrocampista viola non pensa al match di domani ma si concentra sulla collaborazione tra i viola e il club in cui è cresciuto
Redazione

Oggi è stata presentata la partnership tra la Boreale, storica formazione del calcio romano, e la Fiorentina. 'Il viola unisce', il nome di questa collaborazione che appunto richiama i colori sociali in comune tra le due squadre. C'era anche Edoardo Bove, entrato a far parte del club in cui è cresciuto prima di approdare alla Roma, che ha parlato a margine: "Un consiglio ai giovani? La prima cosa è di crescere senza la pressione di voler diventare professionisti. Servono forza di volontà e sacrifici per arrivare a diventare professionisti, però allo stesso tempo non bisogna forzare, perché alcune pressioni inibiscono. È quello che cerchiamo di fare qui, di formare uomini che si prendano delle responsabilità. Parliamo di ragazzi molto giovani, 12 o anche prima, fino alla prima squadra. A seconda delle categorie cambia l’insegnamento, io con la mia presenza cerco di far vedere che si può fare. Non voglio essere visto solo come esempio, vengo qui da amico". Impossibile non pensare anche alla partita di domani tra le sue due squadre, Roma e Fiorentina: "Vediamo domani, tento un dribbling perfetto… Scherzi a parte, oggi è importantissimo quello che stiamo facendo qui. Mi godo la serata insieme alle persone che mi vogliono bene e che mi hanno cresciuto".

Poi le parole a 'Rai 2': "Sono felice di questo progetto che per noi è molto importante. Abbiamo unito anche il colore viola della Boreale e della Fiorentina".

Domani per la prima volta all'Olimpico da avversario contro la Roma. "Ci penserò domani, oggi sono contento di essere qui perché per me è davvero importante tornare dove sono cresciuto ritrovando sensazioni importanti. Voglio stare al loro fianco in questo percorso e sono contentissimo di presentare questa cosa insieme al presidente della Boreale. Voglio ridare qualcosina indietro".

All'andata contro la Roma la sua prestazione più bella. "È il passato, ho dei ricordi di quella partita. A Roma c'è la mia famiglia e sono molto legato a questa città. Ribadisco comunque che sono onorato di essere qui, poi penserò a quello che sarà il mio futuro".

C'è una luce in fondo al tunnel. "Con questo progetto parliamo proprio di crescita dei ragazzi al di là del campo. Il presidente me lo ha sempre insegnato e le persone che frequenti nel centro sportivo sono quelle che ti formano. Crescere nel modo giusto ti porta poi ad arrivare a determinati obiettivi".

Come sta? "Non sto cercando di dribblare le domande. Quello che penso è che anche per i ragazzi vedermi qui sorridente e positivo dopo quello che mi è accaduto può aiutarli. Bisogna reagire agli ostacoli, ogni persona li trova nella vita e sto affrontando il mio con il massimo della positività".

Nunziata le ha chiesto di andare con l'Under 21 in Slovacchia? "L'ho sentito, stiamo valutando il modo in cui potrei partecipare, mi farebbe piacere affiancare i miei compagni in questo percorso. Spero in qualche modo che possano fare un grande Europeo".