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Paro: “All’inizio la Roma ci ha messo in difficoltà, poi gli abbiamo preso le misure”

Il vice di Juric nel post partita: "Abbiamo aumentato l'intensità facendogli giocare palle più sporche e ci siamo riusciti"

Redazione

La Roma ottiene solo un punto al Bentegodi. Merito anche di un buon Verona, guidato in panchina questa sera da Paro, vice dello squalificato Juric. Le sue parole:

PARO A DAZN

Sulla partita

Credo che all'inizio abbiamo affrontato una squadra forte tecnicamente, trovavano combinazioni che ci hanno messo in difficoltà. Poi gli abbiamo preso le misure e abbiamo creato diverse occasioni. Fisicamente anche siamo cresciuti recuperando le seconde palle. I ragazzi hanno fatto una prestazione importante contro una squadra già rodata, noi invece avevamo tanti interpreti nuovi.

Cosa è cambiato tra primo e secondo tempo?

La pressione era sempre la stessa, ma quando hai giocatori come Pellegrini e Mkhitaryan che non sbagliano mai allora non la vedi mai la palla. Abbiamo aumentato l'intensità facendogli giocare palle più sporche e ci siamo riusciti.

Cosa serve da qui al 5 ottobre per rafforzare questa squadra?

Credo la società lo sappia. Abbiamo perso giocatori fondamentali e per tenere il livello dello scorso anno abbiamo bisogno di mettere dentro giocatori che possano diventare importanti. La società sta lavorando e sappiamo che è particolare come stagione perché c'è poco tempo per lavorare. Per creare una squadra competitiva c'è bisogno di giocatori.

La filosofia di Juric e Gasperini è simile?

Ho lavorato con Gasperini e Juric e hanno lo stesso modo di vedere il calcio, ma con le dovute differenze. Credo siano due allenatori preparati che stanno dimostrando tanto.

La differenza è nell'intensità degli allenamenti?

Per andare ad aggredire in avanti ed essere forte nell'uno contro uno bisogna avere una preparazione importante. Alla fine i ragazzi si abituano, ma è solo un altro modo di fare calcio che richiede una preparazione particolare.

PARO A SKY

Quanto pesa questo punto?

E' veramente importante, i ragazzi hanno fatto una prestazione incredibile. Danzi non giocava dalla 7° giornata dello scorso anno, ha retto il confronto con Veretout. Sono stati eccezionali, abbiamo messo in difficoltà la Roma soprattutto nella ripresa. Una prestazione ottima che ci permette di guardare al meglio le prossime partite.

Qual è stata la molla che vi ha permesso di mettere in difficoltà la Roma?

A questo punto della stagione i cambi sono fondamentali. All'inizio la Roma ci ha messo in difficoltà, loro sono forti, ma aumentando l'intensità della pressione abbiamo fatto giocare male la Roma.

La scelta di mettere Zaccagni fuori era un messaggio alla società per intervenire sul mercato?

No, arrivava da un problema, si era allenato poco. Abbiamo deciso di mettere i giocatori che stavano meglio fisicamente.

Lei e Juric date un gioco qualsiasi siano i calciatori o qualche richiesta c'è alla fine del mercato?

Il mister si è confrontato con la dirigenza. Per una stagione come quella dello scorso anno servono calciatori. E' un mercato strano, ma la società sa che per creare la basi per una stagione competitiva c'è bisogno di calciatori. Noi dello staff lavoriamo con chi c'è, i giocatori di oggi hanno dimostrato di poter competere con la Roma.

Cetin e Lovato saranno i nuovi Rrhamani e Kumbulla? Mi sembra che il piano tattico sia quello.

Il nostro modo di giocare è quello, se troviamo ragazzi come Cetin e Lovato che fanno determinate prestazioni, siamo solo che contenti.

A distanza di anni cosa si porta dietro dall'esperienza con la Juventus in Serie B?

Non dovevo nemmeno essere in rosa, Deschamps mi fece giocare tanto. E' stata una soddisfazione eccezionale, ho avuto modo di giocare con grandi campioni.

Con meno infortuni avrebbe avuto un'altra carriera?

Quello fa parte del gioco.

Più facile in campo o in panchina?

Molto più facile sul campo.