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Paredes: “Non volevo lasciare la Roma ma ho dovuto accettare il trasferimento”

L'argentino è tornato sulla trattativa estiva che lo ha portato lontano dai colori giallorossi

Redazione

Raggiunto telefonicamente da RMC Sport, l'ex centrocampista giallorosso Leandro Paredes, ha commentato così il suo trasferimento allo Zenit concretizzatosi la scorsa estate:

Sulla possiblità di passare alla Juventus…

"Lo sapete, io a Torino ho tanti amici, però in questo momento devo concentrarmi su questo finale di campionato con lo Zenit e poi si vedrà, non si sa mai cosa può succedere alla fine del campionato. Per me sapere che intorno a me c’è l’interesse di due club come Juventus e Real Madrid è qualcosa di importante, però cerco di vivere queste voci di mercato con serenità, cerco di non farmi distrarre. Dopo il mondiale prenderò la decisione, però scegliere tra Juventus e Real Madrid non è facile, sarebbe una scelta difficile per me, dovrei prima avere tutte e due le proposte sul tavolo e poi scegliere. Intanto devo pensare a lavorare e a fare bene altrimenti corro il rischio di perdere l’interesse di questi due grandi club. Io sono giovane e devo pensare bene alla scelta che farò, andare a Madrid con tutti i campioni che ci sono in rosa non mi fa certo paura, sarei pronto alla sfida, però ci sono anche tanti altri fattori che devo valutare e a cui devo pensare prima di prendere la decisione definitiva. La famiglia non c’entra, loro vogliono solo il meglio per me, la mia  è una scelta mia personale".

Sullo Zenit…

"Qui mi trovo bene ora  non fa neanche molto freddo. Siamo quarti in classifica e viviamo un momento di difficoltà perché sono troppe giornate che non riusciamo a vincere ma sono convinto che supereremo questa situazione negativa".

Sull’esperienza a Roma…

"Sono già tornato quattro volte a Roma, ogni volta che ho qualche giorno libero prendo un aereo e torno nella capitale. Sono rimasto legato ai tifosi della Roma e anche loro a me, mi scrivono in tanti sui social, fosse stata unamia scelta non avrei mai lasciato Roma e la Roma,  ma non è dipeso da me e alla fine sono dovuto andare via, io lo avevo detto subito che non volevo andarmene quando mi hanno proposto il trasferimento, ma alla fine ho dovuto accettare".

Ancora sulla Juventus…

"I tifosi della Roma quando si parlò di Juventus la prima volta fecero sentire la loro voce e impedirono il trasferimento,  loro mi dicevano che era vietato trasferirsi in un’altra squadra italiana, ma in quel periodo la prima scelta era proprio la Juventus".

Sulla nazionale argentina…

"La sconfitta che abbiamo subito nell’ultima amichevole è stata dura da superare ma noi siamo cosciente di avere una squadra forte in grado di vincere questo mondiale quindi dobbiamo concentrarci solo su questo, avere come avversario Messi è una preoccupazione per tutte le nazionali, per quel che riguarda Dybala lui sta facendo benissimo, sono sicuro che metterà in difficoltà il Ct, perché il suo rendimento è davvero alto, ma non è il solo a fare bene, il mister ha tanti giocatori di qualità da poter portare in Russia, vedremo chi sceglierà alla fine".

L’argentino spende poi parole verso Mancini, candidato alla panchina azzurra…

"Il mister è uno tosto a lui piace lavorare, se io sono qui è per lui, mi ha convinto a venire allo Zenit, non so se vorrà lasciare un club per la nazionale, credo che la sua sarà una scelta molto personale".

Su Spalletti…

"E’ un allenatore molto forte, lui di solito fa subito bene e mi ha sorpreso che non ci sia riuscito all’Inter, ma sono sicuro che se resterà potrà far vedere a tutti il suo valore".

Su Totti…

"L’ultima volta che sono venuto a Roma ci siamo visti, lui ora sta bene, è molto tranquillo, a mio parere poteva ancora giocare qualche altro anno, però l’importante è che ora sia sereno, lo vedo pure bene in giacca e cravatta".

Sul derby…

"E’ sempre una partita diversa dalle altre, sarà soprattutto una partita bella da vedere, perché non c’è mai un favorito e secondo me entrambe le squadre sono in ottima forma".