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Paredes: “In nazionale grazie alla Roma. Totti e De Rossi tra i più forti di sempre”

L'argentino: "Il mio desiderio era restare e per fortuna ci sono riuscito. Giocando sempre come ora avremmo lottato per lo scudetto"

Redazione

Leandro Paredes, tra le note più positive di questo finale di stagione, ha parlato nell'ultimo match prewiew dell'anno, in vista della sfida con il Genoa, parlando della Roma e della convocazione in nazionale argentina. Queste le sue parole.

Che stagione è stata?

Sono contento della stagione, ho giocato più di quello che pensassi. La scelta è stata quella di rimanere, per fortuna ci sono riuscito. Ora mi sento più maturo, anche a Empoli ero maturato tanto.

De Rossi?

Con lui ho un grandissimo rapporto, gli voglio bene, è una grandissima persona. Cerco di imparare da lui, è il più forte in quel ruolo che è il mio. Facciamo quasi lo stesso gioco, uno dei due deve alzarsi un po', quando gioco con Strootman lui va più in alto.

Rimpianti?

Secondo me è stata una buona stagione, anche se potevamo fare molto di più nelle coppe. Se finiamo secondi è una bella stagione. Giocando sempre come ora avremmo potuto lottare per lo scudetto.

Il secondo posto?

Fondamentale, dipende solo da noi. Giochiamo in casa, giochiamo l'ultima e speriamo di fare bene per finire secondi e festeggiare Francesco. Secondo me è uno dei più grandi campioni che il calcio abbia avuto. I piedi che ha lui sono pochi nel calcio.

La convocazione con l'Argentina?

È tutto, sognavo questa cosa. Ringrazio i compagni e l'allenatore, senza di loro non ce l'avrei fatta.