Da pilastro a una delle ultime scelte per il centrocampo. Questa è stata la metamorfosi di Leandro Paredes che in estate aveva detto di ‘no’ ad una ricca offerta araba per rimanere alla Roma. Lo straordinario cammino dell’Argentina in Coppa America lo ha fatto arrivare i primi giorni d’agosto e rispetto ad altri è in ritardo di condizione. Nelle prime 7 stagionali è partito dal 1’ solo contro l’Empoli giocando una pessima gara condizionata anche dal fallo su Esposito che ha poi portato al penalty per i toscani. Per ben due volte ha guardato la partita senza mai entrare: l’anno scorso in Serie A non era mai successo. Eccezion fatta per quando era fuori per squalifica. Leandro anche l’anno scorso era partito con qualche difficoltà per poi conquistare tutti nella seconda parte di stagione. Ieri Juric lo ha buttato nella mischia all’80’ ed è stato decisivo con l’assist per Pisilli. Una possibile iniezione di fiducia che fa piacere anche al tecnico che lo ha esaltato nel post gara: “È stato fondamentale”. Con Le Fée ancora ai box (possibile ritorno in gruppo tra oggi e domani) il numero 16 dovrà far rifiatare Cristante che fino a questo momento le ha giocate tutte. Giovedì contro l’Elfsborg può tornare dal 1’ insieme a Pisilli: una strana coppia che ha 10 anni di differenza.
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Paredes, inizio in salita: dal ‘no’ all’Arabia ai pochi minuti. A giugno saluta Roma
Paredes, contratto in scadenza e futuro lontano da Roma
—Leandro Paredes a giugno saluterà la Roma. Il suo contratto è in scadenza il 30 giugno del 2025 ed è difficile o addirittura impossibile ipotizzare un rinnovo di contratto. Per questo vuole lasciare un bel ricordo nella Capitale dopo il suo ritorno avvenuto la passata stagione con Mourinho. Poi il futuro sembra già scritto e potrà coronare il suo grande sogno di tornare al Boca Juniors. Da non escludere, però, l’inserimento di qualche club arabo che potrebbe tornare a farsi sotto anche a gennaio. In Argentina vorrebbe portare anche Dybala: “Voglio portare Paulo con me al Boca. Voglio che faccia questa pazzia. Pensate che abbiamo visto la finale della Copa Libertadores a casa mia. Mia figlia piangeva tanto (il Boca ha perso 2-1 ai supplementari contro il Fluminense ndr.) e le dicevo: 'Prima o poi accadrà, se papà torna... E poi verrà con noi anche zio Paulo...'. Lui lì ha riso, ma vedrete che ci proverò".
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