È accostato da tempo alla Roma, per il momento resta il Chief Football Officer della Juventus. Fabio Paratici ha parlato a pochi minuti dal fischio d'inizio della partita dell'Olimpico. Ecco le sue parole.
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Paratici: “Dzeko grande giocatore, ma si parla più di lui che di Morata”
Le parole del dirigente della Juventus: "Se incontrassi il bosniaco? Lo saluterei come tutti gli altri"
PARATICI A SKY SPORT
Settimana del caso Suarez, con cinque indagati che non riguardano la Juve e lo studio legale. Pensate di aver fatto qualche leggerezza?
No, si è verificata l'opportunità che si liberasse dal Barcellona e abbiamo verificato tutto. Abbiamo agito in trasparenza, siamo serenissimi.
Gli indagati hanno accuse pesanti, gli inquirenti stanno cercando di capire. Che idea si è fatto?
Non sono né un magistrato né un poliziotto. Non mi sono fatto nessuna idea.
Come sta lavorando Pirlo, soprattutto con i giovani?
Pirlo era un calciatore coraggioso, estroso ed è un allenatore coraggioso. Il coraggio deriva da una preparazione e dall'osservazione gli allenamenti
Se incontrasse dzeko?
Lo saluterei, come faccio con quasi tutti gli altri giocatori. E' un gran giocatore, ma questo è il primo caso in cui si parla più di un mancato arrivo di un calciatore che dell'arrivo effettivo di uno che è arrivato. Il mercato è fatto di opportunità, siamo stati elastici e creativi in questo mercato. Avevamo sondato Morata prima, ma l'Atletico aveva chiuso al prestito inizialmente. Probabilmente Dzeko sarebbe venuto se la situazione Milik si fosse sbloccata. Poi abbiamo avuto di nuovo la possibilità di prendere Morata, che si sposa bene con le nostre esigenze. Siamo contenti perché è uno di noi e sente molto questo sentimento.
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