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Papalia (Amm. Unico Ippodromo Tor di Valle): “L’area ha già destinazione urbanistica impianti sportivi”

Queste alcune delle parole di Gaetano Papalia, amministratore unico dell’ippodromo di Tor di Valle rilasciate a Roma Uno.

Redazione

Queste alcune delle parole di Gaetano Papalia, amministratore unico dell'ippodromo di Tor di Valle rilasciate a Roma Uno. Un primo lancio andrà in onda sul Tg delle 18:30, mentre la versione integrale andrà in onda questa sera alle 22, sempre su Roma Uno (518 Sky).

L’area di Tor di Valle potrebbe essere destinata alla costruzione del nuovo stadio dell’AS Roma, come stanno le cose per quanto riguarda la proprietà di quest’area?

Intorno all’aprile di quest’anno noi abbiamo stipulato con una società del gruppo Parnasi un contratto a termine, che prevede il trasferimento della proprietà e all’attuale disponibilità dell’area fin da adesso nelle mani del costruttore, all’avveramento di una condizione, ossia la stipula di un accordo di programma tra in costruttore e l’amministrazione comunale di Roma.

Parnasi può essere considerato il proprietario dell'area?

Lo sarà formalmente nel momento in cui sottoscriverà l'accordo di programma, per ora lo è in pectore.

Il progetto prevede l'esistenza dello stadio?

Il progetto che conoscevo io no, è un progetto di tipo residenziale, di alto livello. Si è sentito parlare della possibilità di costruire lo stadio perchè dal punto di vista urbanistico qui non c'è bisogno di fare modifiche. Poi è la zona meno soggetta a vincoli di tutta Roma. Noi abbiamo pensato ad una proposta di delocalizzazione dell'ippodromo, facendo un accordo con il costruttore che nella zona del Pescaccio sta realizzando un centro commerciale. In quella zona ci sono trenta ettari destinati proprio ad impianti sportivi. E' un'area che è una destinazione naturale per un nuovo impianto. Noi comparteciperemmo alla realizzazione insieme al costruttore, il gruppo Parnasi: è un accordo che abbiamo già fatto con lui in caso di delocalizzazione dell'ippodromo

Quali sono le caratteristiche che quest’area possiede?

Dal punto di vista urbanistico non occorre nessuna variamente perché la destinazione urbanistica di quest’area è impianti sportivi, quindi per lo stadio in se non occorre fare nessuna modifica. E’ la meno soggetta a vincoli fra le tante aree della zona di Roma, qui c’è una numerica di vincoli bassissima quasi inesistente, si tratta di qualche casale ma fuori dall’area di Tor di valle e solo una fascia di poche decine metri lungo l’argine del Tevere, per il rispetto dell’esondazione del fiume, la vecchia legge Galasso, la legge sull’ambiente. Non è certamente un convitato di pietra alla società Roma.

Non è un convitato di pietra, perché?

Perché la Roma deve scegliere dove fare il suo stadio.

A chi spetta prendere un decisione?

Spetta alla società calcio della Roma prendere una decisione definitiva, è evidente che se la scelta cadrà su quest’area si apre un ventaglio di opportunità da parte dell’amministrazione comunale per far diventare tutte queste aree strumento della politica culturale sportiva della stessa amministrazione in modo brillante se sfrutteranno queste opportunità, credo sia un’occasione d’oro.

I tempi?

La collocazione dello stadio in un area fa da acceleratore urbanistico perché ha un valore sociale importante.  Mi auspico che la Roma faccia un grande stadio e faccia grandi campionati.