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Panchina d’oro, anche Zeman vota per Conte: “Ha fatto meglio di tutti”

”Ringrazio chi mi ha votato e chi non lo ha fatto, ringrazio i giocatori perche’ senza la loro disponibilita’ noi allenatori non siamo nessuno, ringrazio la societa’ che mi ha permesso di tornare alla Juve e coronare un...

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''Ringrazio chi mi ha votato e chi non lo ha fatto, ringrazio i giocatori perche' senza la loro disponibilita' noi allenatori non siamo nessuno, ringrazio la societa' che mi ha permesso di tornare alla Juve e coronare un sogno''. Antonio Conte fatica a tenere a bada l'emozione mentre stringe tra le mani la 'Panchina d'oro' assegnatagli dai colleghi oggi a Coverciano.

Sono stati 32 gli allenatori che lo hanno scelto per i risultati ottenuti la passata stagione su 62 votanti: fra questi Zeman che non ha fatto mistero di averlo votato (''Penso che Conte abbia fatto meglio di tutti creando una mentalita' vincente alla Juve e facendole giocare un grande calcio'' ha detto il tecnico boemo) mentre tra gli assenti figuravano Allegri e Petkovic impegnati e Mazzarri bloccato dalla febbre. ''Non so cosa hanno visto di importante nel mio lavoro i vari colleghi - ha aggiunto Conte (l'ultimo allenatore juventino a vincere questo premio era stato Lippi nel 1995-96) - Di sicuro questo riconoscimento mi spingera' a fare sempre meglio. Non e' mai facile rivincere in Italia, ci proveremo, vale anche per la Champions anche se la Juve non e' ancora una grande squadra, ci stiamo lavorando e per riuscirci dobbiamo sempre puntare all'eccellenza''.

Poi foto di rito e stretta di mano con Zeman premiato con la Panchina d'argento per bella stagione in B col Pescara, impresa che non ha saputo ripetere quest'anno con la Roma: ''Ma non mi pento di quanto fatto, ho accettato di tornare alla Roma perche' la volevo fortemente, mi dispiace solo di non essere riuscito a fare cio' che avevo in testa secondo le potenzialita' della squadra. Per fortuna c'e' ancora tanta gente che crede in me. Da dove ricomincero'? Non ci ho ancora pensato'' ha risposto il boemo presente alla riunione di Coverciano, preceduta dal minuto di silenzio per Carmelo Imbriani, insieme al successore AurelioAndreazzoli: ''L'ho applaudito tra il pubblico ma con Zeman non ci siamo incrociati'' ha tagliato corto l'attuale tecnico giallorosso.

Montella e Stramaccioni, amici da quando allenavano nel vivaio dela Roma, si sono invece incrociati dopo il 4-1 di ieri della Fiorentina all'Inter: il primo, classificatosi alle spalle di Conte, era raggiante (''La mia squadra ha nel dna la possibilita' di diventare grande ma non parlate di Inter in crisi, e' in corsa in tutte le competizioni''), al contrario del collega nerazzurra: ''Chi allena una squadra come l'Inter e' sempre sotto esame, Moratti era comprensibilmente arrabbiato, ma la mia squadra non e' quella di Firenze, vinceremo il derby''. Su Stramaccioni e' intervenuto il ct della Russia Fabio Capello che ha tenuto lezione nel pomeriggio: ''Non credo sia stato un rischio affidare la panchina dell'Inter a lui, certo e' giovane e gli va dato tempo. Conte comunque ha fatto la sua esperienza prima di approdare alla Juve. Giusto premiarlo, lo merita. Fra l'altro quest'anno - ha concluso sorridendo Capello - le rivali della sua Juve continuano a farle tanti regalini''.