(di R.Renga - RadioRadio.it/Blog) Jim Pallotta è un decisionista e a quanto pare non è venuto a Roma per chiedere uno stipendio o passare vacanze in via Margutta.
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Pallotta vuole cambiare tutto. Tra due giorni Malagò presidente?
(di R.Renga – RadioRadio.it/Blog) Jim Pallotta è un decisionista e a quanto pare non è venuto a Roma per chiedere uno stipendio o passare vacanze in via Margutta.
Si sente ed è l'uomo forte della cordata americana, forse il solo (o uno dei pochissimi: due?) realmente interessato a fare bene con la Roma.
Ciò che succede ed è successo non gli piace. E allora vuol cambiare molto, visto che non può cambiare tutto. Intanto vorrebbe un presidente, che non si chiama Di Benedetto, ma Giovanni Malagò, il migliore su piazza, uno che nello sport e non solo non ha mai sbagliato un colpo. Pallotta sa bene che nello sport conta la tradizione e sa bene che nella Roma ci vuole un romano, un romanista, uno che conosce la storia della capitale, dal primo re Romolo all'ultimo, Totti.
Uno che non avrebbe permesso all'allenatore di discutere il capitano o che si sarebbe impegnato di più per impedire a Daniele De Rossi di passare al City. Ecco, proprio la gestione di De Rossi non è stata in particolare capita dal nuovo capo giallorosso. Aveva chiesto ai suoi rappresentanti romani di risolvere prima possibile il caso. Poi viene a Roma e scopre che Daniele se ne sta andando e che lui, dunque, passerà alla storia come l'azionista che ha lasciato partire il capitano del futuro. La cosa non gli piace. Non gli piacerebbero, a quanto si sa, tante altre cose.
Non gli piace neppure l'organigramma della società. Ecco, allora, l'idea e la scelta del nome: Malagò, che lui conosce da molto tempo. Il fatto che Pallotta abbia individuato il nuovo presidente non vuol dire che già ci sia un nuovo presidente. Malagò non è certo un uomo immagine o un impiegato che si fa pagare per fare il ventriloquo. Se effettivamente le cose vanno come dal clan americano mi viene detto, se entro due giorni Pallotta riuscirà a strappare il sì del numero uno dello sport romano, sarà solo perché, penso, Malagò avrà ottenuto carta bianca nella gestione. Solo perché sarà Malagò (sentendosi ovviamente con Pallotta) a prendere decisioni piccole o importanti che siano.
Farà questo Pallotta? Se sì, la Roma avrà un grande presidente. Se Pallotta non se la sentirà, le cose rimarranno come stanno. Con l'azionista di maggioranza che manifesta disagi e insofferenza. Sono momenti importanti, forse decisivi per il futuro della società giallorossa. Malagò piace anche a Unicredit, questo è scontato. E, immagino, piacerebbe ai tifosi e ai giocatori. Tra i quali, sempre meno ferma, come si sa, è l'immagine di De Rossi.
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