Pallotta, una vita tra lusso e beneficenza

(Mirko Porcari) - Che James Pallotta fosse un personaggio “particolare” qui a Roma si era intuito da subito: il primo blitz, nella scorsa primavera, aveva regalato la sensazione di poter contare sulla passione di un “self made man”, un feeling basato sull’empatia prima ancora che sulla concretezza dei fatti.

Il bagno nella piscina di Trigoria, segnale di genio e sregolatezza, aveva riscaldato l’arido inverno dei risultati calcistici aprendo le porte verso il cuore dei tifosi. Anche in patria, negli Usa, si guarda con curiosità alla vita privata di “un ragazzo del North End con la tuta blu diventato una leggenda nella finanza creativa”: era questo l’occhiello di un articolo del BostonMagazine datato aprile 2007 in cui si raccontava il James Pallotta uomo dietro alla corazza di uomo d’affari.

“Un progetto durato quattro anni e finalmente James Pallotta ha la sua casa: una tenuta di oltre 8000 metri quadrati che batte tutte le altre nel Massachussets, rivestita in ardesia e pietra grezza che comprende 22 stanze, un campo da basket, una piscina, un garage con posti per 10 macchine. Uno spazio che supera anche il Parco pubblico di Boston. Il costo? Circa 22 milioni di dollari.”

“Pallotta e sua moglie Kim si sono trasferiti qui dopo aver vissuto per sedici anni in una casa di oltre 2500 metri quadrati (la seconda più grande e più costosa nella via) a Wellesley (un paesino vicino Boston, ndt) del valore di 2,4 milioni di dollari.”

“Pallotta – Jimmy per gli amici- è nato nel 1958. I suoi genitori, James e Angelina, hanno sempre lavorato duro: James faceva tre lavori ed ha instillato l’etica del lavoro nei suoi figli. Le sorelle di James, Carla e Christine, hanno aperto il ristorante Nebo a Boston, a pochi passi dalla vecchia casa di famiglia.”

“All’Università del Massachussets, James entrò nella Beta Kappa Phi, una società che comprende personaggi destinati a diventare dei grandi: diversi membri ricoprono cariche importantissime in società americane di altissimo livello.”

“Pallotta è conosciuto anche per la sua grande vena competitiva: grazie a lui la sua squadra di baseball è riuscita ad aggiudicarsi il campionato dell’Università e le competizioni regionali del Massachussets. ”

“Dopo aver conseguito un Master nella Business Administration, nel 1981, Pallotta ha iniziato la carriera come Junior analyst nella Essex Investment Management, sviluppando le sue capacità e diventando famoso per la sua freddezza nei momenti di pressione e la sua capacità di capire dove investire. «Era chiaro sin dall’inizio che Jim avesse un dono» dice Stephen Demirjian, suo collaboratore per tanto tempo «se guardavi nell’ufficio alla ricerca di una persona su cui puntare per vincere, quella sarebbe stata sicuramente Pallotta.»

“Nel 1993, le voci sulla bravura di Pallotta raggiunsero Paul Tudor Jones II, presidente della Tudor Investments con un patrimonio stimato di 2,5 miliardi di dollari: dopo una chiacchierata di due ore e mezza, Tudor decise di far aprire a Pallotta un ufficio distaccato a Boston, grazie al quale riuscì a raggiungere un guadagno annuo del 20 per cento.”

“«Credo che Jim sia uno dei top manager migliori in America» afferma Demirjian, mentre Lenny Clarke, uno degli amici più cari, lo considera «l’uomo più generoso che abbia mai incontrato nella mia vita.» Pallotta e la moglie donano circa 11 milioni di dollari in enti e istituzioni locali ma, come ricorda Clarke «non vogliono assolutamente rendere la cosa pubblica: io, per esempio, dono 50 dollari e vogliono che lo sappiano tutti, loro regalano milioni di dollari e pregano che non si venga a sapere…»”

“Per la costruzione e l’arredamento della sua casa, Pallotta ha chiamato i migliori professionisti in circolazione: ha scelto Kenneth Vona Construction per gli interni, una ditta che ha lavorato anche per la trasmissione Extreme Makeover Home Edition.”