"Totti? se vuole ha contratto di sei anni per fare il dirigente con noi. Se fossi in lui ora me andrei al mare, poi pero', visto che ha questa grande reputazione io cercherei di trarne il massimo vantaggio. Lui può essere un ottimo 'ambasciatore' dei nostri brand e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsor e pubblicità varie in tutto il mondo". Sono le parole di Jim Pallotta presidente della Roma, rilasciate all'emittente radiofonica New York ‘SiriusXM’ e riportate da Ansa. "Lo stadio? Ne abbiamo davvero bisogno, e al 99% sono ottimista, abbiamo fatto così tanti incontri... A Roma tutti, a parte Lotito, vogliono questo stadio. Il 15 o 20 giugno - aggiunge Pallotta - dovremmo avere notizie, il progetto è cambiato, non ci sono più le tre torri, ma anche se il 60% è stato modificato per noi non è cambiato nulla. Ma se non cominceremo a farlo entro 26-28 mesi, ci sarà un nuovo proprietario (della Roma, ndr), perché non possiamo continuare a buttare soldi in questo progetto, ne abbiamo spesi già tantissimi. Se lo faremo, ci sarà un centro medico, un hotel, un superstore, la nostra Hall of Fame e ogni tipo di 'sport facilities'. Se tu vai a Roma, non ci sono Sport Bar, solo dei piccoli pub. Noi li faremo, e sarà la struttura più utilizzata di tutta l'Europa del sud".
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Pallotta: “L’allenatore la prossima settimana. Ci servono rinforzi. Totti può fare l’ambasciatore”
Il presidente dei giallorossi: "Sullo stadio sono ottimista al 99%. Szczesny mi ha detto che vuole restare. Salah al Liverpool? Non c'è nulla"
Poi sull'ex allenatore della Roma, in procinto di passare all'Inter, e sul futuro: "Spalletti? E' un uomo molto complicato, ma anche un genio, e un tipo molto creativo. Io non l'ho mai criticato, perché mi ha salvato il c...o l'anno scorso e quest'anno. Sapevamo da un po' di tempo che se ne sarebbe andato. Con chi lo sostituiremo? Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c'é stata qualche complicazione ma entro una settimana pensiamo di dare l'annuncio. A Boston, ieri ho visto Monchi e gli altri dirigenti e in questi cinque giorni ci occuperemo di tante cose, anche del mercato. Monchi? La prima volta l'ho incontrato 9 mesi fa a Londra, ci siamo piaciuti subito. Siamo fortunati che abbia scelto noi, aveva offerte più ricche della nostra e se ci ha scelto vuol dire che crede nel progetto".
Pallotta a 360, parla anche della trattativa di Salah con il Liverpool: "Con queste domande mi sembrate dei giornalisti di Roma - risponde Pallotta -, comunque per ora non c'è niente. Continuano a farci offerte per molti giocatori, e se dessimo retta a tutti partirebbero i tre quarti della nostra rosa. Ora vedremo cosa fare. Per migliorare ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perché faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci è costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondità in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato".
Poi una rivelazione: "Szczesny va via? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi - racconta Pallotta -. E dico di piu': sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni di quelli che pensavo volessero andarsene prima e dopo l'ultima partita (quella con il Genoa n.d.r) sono venuti a dirmi che vogliono restare. E' segno che abbiamo un bel gruppo, ci manca un po' di profondità e Monchi ci aiuterà".
Un occhio ai giovani, il futuro del club: "Le nostre squadre giovanili sono tutte nei playoff - dice Pallotta - e hanno lavorato benissimo. E in America, dove abbiamo undici 'accademie' siamo di gran lunga i migliori e qui troveremo i migliori, con il passaporto, da far andare in Italia. In generale, i nostri giovani hanno talento e non accadrà più che vadano altrove, lo metteranno a disposizione della nostra squadra. Poi quando avremo lo stadio sarà tutta un'altra cosa".
Solo 4 punti dalla Juventus, che però è stata campione d'Italia per la sesta volta consecutiva. Cosa hanno in più della Roma: "Una tradizione e una proprietà consolidata - spiega Pallotta -. Io in un paio di anni ho dovuto imparare tante cose, a cominciare da come funziona in Italia il sistema bancario. Comunque se guardi bene come la Juve ha costruito il team, loro hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza e' che loro stanno insieme da tanto tempo. Sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perché da tanto tempo stanno insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: e' cio' che dovremo fare anche noi, senza più fare tante compravendite".
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