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Pallotta risponde ai tifosi: “Non sono qui per fare soldi. Garcia resta”

Più che cinguettare, Pallotta ruggisce. Il presidente, via Twitter, affronta i temi più caldi dell'attualità giallorossa; dalla chiusura della Curva al mancato ricorso, dal futuro di Garcia al capitolo infortuni sul quale ammette: "Per alcuni...

Guendalina Galdi

"Ho sempre detto che vincere è la cosa più importante, non ho mai detto una volta che sono qui per fare soldi. Mai una volta". James Pallotta, in un momento in cui il clima nell'ambiente giallorosso è più teso del solito a causa della squalifica della Curva Sud, del mancato ricorso da parte della società, della perdita del secondo posto e del sorpasso ad opera della Lazio, ha risposto ai tifosi giallorossi via Twitter. Un question time col presidente, utile per i tifosi per rivolgere al numero uno della Roma le proprie domande, anche se non in tutti i tweet sono state formulate delle semplici curiosità. Qualche insulto a Pallotta, ed anche un 'vaffa' da parte di un utente al quale ha risposto con ironia: "Forse dovrei assumerti, ti trovo domani a Trigoria per la firma?". Tante le tematiche affrontate; Pallotta ha confermato Garcia, anche per la prossima stagione ("Non ci sono discussioni sul fatto che Rudi non lascerà la Roma la prossima stagione"), ha ribadito gli obiettivi per i quali la Roma combatterà ("Arrivare in Champions League, e stiamo lavorando duro per provarci. Voglio competere per lo scudetto e per la Champions League tutte le stagioni. Questa sta già accadendo ma non sarà soddisfatto fin quando non li vinceremo entrambi"), ed ha reso nota la tempistica per la posa della prima pietra del nuovo Stadio della Roma ("Dobbiamo iniziare a scavare in autunno e consegnare tutto in due anni"). 

Roma-Atalanta, come è noto da tempo, si giocherà con la Curva Sud vuota, e non è da sottovalutare il rischio che anche altri tifosi dei diversi settori dell'Olimpico, per solidarietà ad un provvedimento da molti ritenuto ingiusto, disertino questo appuntamento di campionato. Ad una parte della tifoseria giallorossa non è andata giù la decisione di Pallotta di rinunciare al ricorso. Da qui sono iniziate diverse contestazioni e nel mirino dei supporter, che non hanno dimenticato l'appellativo 'fottuti idioti', è finito proprio il presidente: striscioni e lettere in cui è stato manifestato un profondo dissenso nei confronti della sua gestione di questa penalizzazione. Pallotta ha specificato: "Abbiamo avuto delle discussioni private e abbiamo deciso di non fare ricorso. A me interessa cambiare la cultura dei tifosi e di sbarazzarmi della gente che non si comporta da tifoso e sostengono la loro agenda egoista/personale". Poi ha fatto una distinzione e si è rivolto ai 'veri tifosi': "Mi andrò a battere solo per i veri tifosi, quelli appassionati come voi che siete la maggioranza. I veri tifosi possono criticare ma devono sostenere i giocatori senza fare commenti razzisti o creando situazioni di violenza. Non tutti devono soffrire a causa di azioni intraprese da pochi". Pallotta inoltre ha ricordato l'episodio post Roma-Fiorentina di Europa League e con un linguaggio più colorito e diretto ha dichiarato: "Negli ultimi mesi, un piccolo gruppo di tifosi ha insultato i giocatori, li ha chiamati sotto la Sud e ha detto che non meritano di indossare la maglia della Roma. L'ho visto nella partita con la Fiorentina, era una minoranza, ma sempre di merda gettata si tratta". E sugli striscioni contro di lui esposti a Trigoria pensa che: "Sono interessanti.. Ma mia madre mi chiama in modi molto peggiori!".

Inevitabile una domanda sul mercato, in particolare quello che riguarda il reparto avanzato: "Pensiamo di avere già dei grandi attaccanti. Siamo stati estremamente sfortunati con gli infortuni e, francamente, alcuni dei quali potrebbero essere anche colpa nostra". Suona come un'accusa verso lo staff medico giallorosso, il quale potrebbe essere investito da una vera e propria rivoluzione a partire da questa estate. A proposito di infortuni: Pjanic è in forte dubbio per il match contro l'Atalanta. Anche oggi il bosniaco ha lavorato in palestra sia nella seduta mattutina sia in quella pomeridiana, a causa di un problema alla caviglia.