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Pallotta allontana le polemiche: “Io contro Totti? Sciocchezze”. Garcia ne recupera tre: De Rossi, Astori e De Sanctis pronti per il Chievo

A centrocampo ora manca solo Kevin Strootman. Ma Paredes non ha dubbi: "La Roma ha un centrocampo pazzesco"

Guendalina Galdi

"Il nostro piano è stato coerente da un paio di anni, abbiamo una grande club che deve tornare ai livelli che merita, e la cosa più importante da fare era mettere una grande squadra in campo". James Pallotta ha un obiettivo: portare ai vertici, nazionali ed internazionali, la Roma. E' un percorso che ha intrapreso da un paio di anni, quando non c'erano nè Garcia nè i risultati attuali. Allora infatti disse che sarebbe stato un processo piuttosto lungo, che il campo non avrebbe parlato subito, ma che le basi erano notevoli e da quelle si poteva costruire qualcosa di grande, qualcosa di bello. Adesso la Roma non è più un cantiere, è una realtà: "E penso che abbiamo una delle squadre migliori d’Europa e che possiamo giocare con chiunque in Europa", ha precisato pieno d'orgoglio Pallotta. Il merito è suo e delle personalità di cui si è circondato, da quelle che operano dietro le quinte a tutti colori che scendono in campo. Tra tutti però spiccano sempre loro: il tecnico e il direttore sportivo: "Siamo molto fortunati perchè con Walter e Rudi abbiamo gente che capisce tremendamente di calcio". E Pallotta ha anche Francesco Totti, la storia vivente del club, quel giocatore trentottenne che il presidente vuole far entrare nel nuovo impianto di proprietà anche a costo di portarcelo lui in braccio. Una stima reciproca, quella che lega lui e Totti, che Pallotta ha ribadito ai microfoni dell'Ansa respingendo le polemiche e negando di aver 'ammonito' il Capitano per le sue dichiarazioni post Juve-Roma: “Io contro Totti? E’ la cosa più stupida che abbia mai sentito“, ha prontamente risposto. "Che qualche tifoso abbia potuto pensare che le mie parole erano contro Totti è la cosa piu’ stupida che mi sia capitata". Dopo la sconfitta di Torino il presidente cercò di placare gli animi di tutte le parti in causa, non quello di Totti nello specifico, consigliando di iniziare ad abbassare i toni delle polemiche che quella gara ha continuato a portarsi dietro nei giorni seguenti al disastro di Rocchi. "Il mio era un discorso generale, alla fine se sono stati commessi errori o ci sono state situazioni controverse dobbiamo accettarlo perche’ la partita e’ finita". Ed ora testa al futuro, o come dice Garcia alla gara che viene: "Ci attende un’altra partita e dobbiamo dimostrare in campo di essere una grande squadra".

TORNANO IN TRE - De Rossi, Astori e De Sanctis stanno lasciando l'infermeria e per la prossima gara di campionato saranno nuovamente a disposizione di Rudi Garcia. L'emergenza in difesa (squalifica di Manolas ed infortunio Castan) rientra visto il recupero di Astori che si troverà a far coppia con Yanga-Mbiwa, che oggi ha raggiunto il ritiro della Francia di Deschamps. Il numero 16 giallorosso invece, che può essere impiegato anche come centrale di difesa, è pronto a dare il cambio a Seydou Keita che non ha fatto pesare, nè al tecnico nè ai tifosi, l'assenza di De Rossi, assumendo il controllo del centrocampo e vestendo la fascia di capitano. De Sanctis anche tornerà titolare, tra i pali; Skorupski, che in due gare (Manchester City e Juventus) ha incassato 3 rigori, più il gol della carriera di Bonucci, tornerà dunque in panchina dopo l'impiego da titolare in cui ha confermato di essere un ottimo secondo. Rispettando le gerarchie dunque lascerà il posto al collega più anziano De Sanctis che ha smaltito il risentimento al gluteo. La difesa però ha perso anche Josè Holebas; il terzino greco oggi è stato sottoposto a controlli strumentali che non hanno evidenziato lesioni muscolari bensì un’elongazione all’adduttore grande di sinistra. Il calciatore, come ha riferito la società con un comunicato, ha già iniziato le terapie del caso. Anche oggi seduta di allenamento per la Roma che ha giocato un'amichevole in famiglia, contro la Primavera di Alberto De Rossi; la seduta si è chiusa con un lavoro atletico, lavoro differenziato per Astori, Borriello, De Rossi, Iturbe e Strootman.

"LA ROMA HA UN CENTROCAMPO PAZZESCO" - E Leandro Paredes ne fa parte. Il centrocampista argentino oggi è stato protagonista di un'intervista al canale tematico giallorosso. In stagione per ora ha giocato solo in due occasioni, e partendo a gara in corso, ma Paredes si dice pronto sempre, o meglio, ogni volta che il mister lo chiama in causa. Dopo la prima sconfitta stagionale non ha dubbi: “Abbiamo fatto una grande partita a Torino, ma adesso pensiamo solo al Chievo”. Per lui la Roma è una grande vetrina, un'opportunità di crescere, imparare e carpire il più possibile dai campioni che lo circondano“Guardo sempre i grandi giocatori. Qui ci sono Miralem, Francesco, Radja, Strootman e Keita. Sono contento di essere qua”. Paredes può dare il cambio a Radja Nainggolan, giocatore più utilizzato in questo inizio di stagione, ma Rudi Garcia ancora non può abbozzare una formazione titolare anti-Chievo. Sta facendo a meno di molti titolari che hanno raggiunto le rispettive Nazionali, e si augura che ognuno torni 'integro'. In questa seconda pausa Nazionali di stagione, anche Eugenio Corini sta preparando la trasferta dell'Olimpico. Il Chievo oggi, a ranghi ridotti, ha svolto una seduta pomeridiana: assenti Izco, Botta e Gamberini.