La Roma si riporta a -2 dall’Inter e cala il poker a Palermo confermando lo splendido stato di forma delle sue punte con Gervinho a fare da padrone. Solita prova di qualità e quantità di Florenzi, bene anche Digne. Soffrono più del dovuto nella ripresa invece Manolas e De Rossi contro un Palermo che non molla mai. Szczesny ancora tra i flop.
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Palermo-Roma LE PAGELLE: un gran Gervinho al sole di Mondello. Florenzi: più lo mandi giù, più ti tira su
La Roma si riporta a -2 dall’Inter e cala il poker a Palermo confermando lo splendido stato di forma delle sue punte con Gervinho a fare da padrone
SZCZESNY 5,5: Il morso di Suarez doveva avere parecchio veleno. Il portiere polacco, infatti, dopo le papere di Borisov ci riprova a Palermo con un’uscita folle e un appoggio coi piedi decisamente rivedibile. Subisce solo un vero tiro in porta nel primo tempo (ringrazia la traversa) poi resta a guardare la finta di Gilardino, si fissa solido sulla botta da fuori di Chochev e incassa il colpo di testa imparabile di Gonzalez.
TOROSIDIS 6: Non di classe, ma di ruolo. E non è poco. Il greco mantiene la posizione e preserva una fascia violentata nel freddo di Borisov. Insomma è uno che sa fare il terzino da qualche anno, non benissimo per carità.
MANOLAS 6: Nella terra in cui la Grecia insidiò le prime colonie italiane sembra un padrone, fino al 90’. Nel primo tempo fischia per avere ombrellone e sdraio, nella ripresa si divide Gilardino con De Rossi e si perde Gonzalez. Come spesso capita si perde nel finale.
DE ROSSI 5,5: Più facile contro una squadra che non schiera attaccanti. Appena entra Gilardino infatti sono dolori. L’ex compagno di nazionale lo manda al bar con una finta elementare e prova a rianimare la gara. Bravo nel finale quando di testa scaccia via i poveri fantasmi
DIGNE 6,5: Non c’è bisogno della marsigliese, né di scomodare Ravel.Contro Struna e un Vazquez più sordo che muto bastano due motivetti alla Carla Bruni. Nel secondo tempo prova pure la seconda gioia personale.
FLORENZI 7: Dieci minuti vicino alla porta: un assist perfetto e un gol da killer. Poi si sbatte come al solito, chi se ne frega se da terzino, centrocampista o attaccante. Si sbatte fino allo sfinimento. Come il 69 alla tombola, come lo giri lo giri fa sempre godere. (37’st Gyomber ng: il tris degli sfiduciati di Garcia lo chiude lo slovacco messo stranamente a centrocampo. Con risultati tutt’altro che discreti)
NAINGGOLAN 6: Di nuovo in mezzo, ma con più possibilità di inserimento grazie al sacrificio di Florenzi. Prova a fare male al Palermo sullo 0-3, ma Sorrentino manda il pallone in angolo. Ancora un po’ legato, ma qualche tinta di Ninja s’è rivista soprattutto nel finale.
PJANIC 7: Ancora decisivo. Stavolta il Principino non ha tempo da perdere: due minuti e tocco sotto a scavalcare Sorrentino. Poi siede sul trono e lascia spazio alla corte. Nel secondo tempo finisce quasi per addormentarsi.
IAGO FALQUE 6: Semplicità è la parola più qualitativa collegata al concetto di facilità, proprietà, condizione, o qualità a cui le cose possono sottindentersi. Ecco accanto alla definizione mettete la foto di Iago Falque così equilibrato da essere piacevolmente noioso. Peccato arrivi stanco davanti la porta. Lascia gli allori ai suoi compagni come spesso capita. (20’st Emerson 6: esordio nello stadio che non ricorda con grande piacere il suo nome. Un giallo e qualche discesa poco convinta)
SALAH 6,5: Di magie ne fa tante, ma il coniglio stavolta non esce dal cilindro. Resta il vero apriscatole che tutti cercano nel cassetto. Sotto porta ci pensa quell’attimo di troppo. (30’st Uçan ng: mette nel suo contachilometri un’altro scarso quarto d’ora di gioco a gara praticamente chiusa)
GERVINHO 7,5: Di questi tempi doveva stare in spiaggia ad Alzmar a godersi i milioni di Dubai. Invece si è ritrovato titolare di una Roma che non lo voleva più, ha segnato 4 gol di fila e ha ridato le bollicine a un attacco un po’ svanito. La rete di oggi è più bella del sole di Mondello e della paste con le sarde. Pure il pubblico rosanero spreca qualche applauso. Il mal di (Coppa) d’Africa potrebbe essere finalmente finito. Se entra quel tacco a 15’ dalla fine viene giù pure l’Etna a Catania. Poi il timbro finale, da bomber vero.
GARCIA 6,5: Rischia tantissimo con una formazione con 3 fuori ruolo. Come contro il Carpi però sblocca subito il risultato e la giornata sembra andare in discesa. A rimettere le ruote in salita però è proprio il tecnico con cambi che sanno tanto di presa in giro. Un po’ di sofferenza è nel Dna romanista.
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