Obbligati a vincere. Dopo le tre pesanti sconfitte con Lazio, Napoli e Lione, la Roma riparte da Palermo per provare a conquistare i 3 punti. I rosanero sono con un piede e mezzo in serie B, ma l'arrivo del nuovo presidente Baccaglini potrebbe aver caricato l'ambiente. Di questo e altro ha parlato il tecnico Luciano Spalletti nella classica conferenza stampa della vigilia. Ecco le sue parole:
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Spalletti: “Pallotta mi ha criticato per proteggere i giocatori. Resto a Roma solo se vinco” – AUDIO – VIDEO
Le parole del tecnico alla vigilia del match con i rosanero: "Pre-accordo con la Juve? Non è vero"
Bollettino medico: Niente di nuovo, tutti a disposizione. Facciamo gli auguri a Florenzi, l'aspettiamo e gli vogliamo bene.
Partita meno difficile sulla carta quella di domani. Il Palermo ha cambiato dirigenza e allenatore, fattore che complica la partita?
Sicuramente sì, sono energie e stimoli nuovi nella testa di calciatori. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare in questo caso, l'obiettivo è chiaro. Poi dipende se ci riusciamo ma la forza che abbiamo ci permette di andare a vincere.
Come si esce dalla crisi?
L'unica strada è vincere la prossima partita. Quando si perdono delle gara, la medicina assoluta è quella di vincere. Bisogna rimettere la tranquillità della forza che hanno nella testa dei giocatori. Ci sono da valutare anche altre partite, la sconfitta non è stata solo una. Siamo finiti con una ruota nel fango, e io sono l'unico responsabile perché ho il volante della macchina in mano. Diventa fondamentale avere sotto il cofano i cavalli giusti per uscire dal fango. Ogni tanto ci riesci subito, altre volte resti impantanato. Ora siamo un po' impantanati. La differenza la fa sempre i cavalli della macchina che hai. Noi abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina in carreggiata e riprendere il percorso iniziato. Sono loro che possono determinare di riprendere la corsa, le forze che hai nella squadra. Non cambio idea. Ho una rosa forte, un parco giocatori che mi permettere di superare momenti difficili anche come quello di ora.
Le parole del presidente su di lei?
D'Ubaldo domani scrive che vedi ombre dappertutto, ti fa l'articolo. Mi sembra che siete in diversi a vederle. La lettura è una sola, voleva motivare e difendere i giocatori dalla situazione che stiamo attraversando. Ha a cuore i calciatori e voleva difenderli magari mettendo in discussione l'operato dell'allenatore. Non lo so se la sua intenzione fosse questa ma dal punto di vista mio non fa una piega. Sono io che ho la responsabilità assoluta di ciò che succede dentro la squadra. Se continueremo a perdere le partite... io ho fiducia nella reazione dei calciatori. A volte si va nello spogliatoio e si sta lì a dirsi delle cose. Si cerca di dire qualcosa che sia una verità, ma la cosa importante è come ti guardano e loro mi guardano nel modo giusto. Anche nell'ultima riunione il modo in cui mi hanno guardato diventa fondamentale ed è quello lì. Oggi di carne al fuoco ce n'è già abbastanza. Le parole del presidente dette prima o dette dopo... Da un punto di vista mio, voleva difendere i calciatori perché gli stanno a cuore. Quello che dice di me non conta, io so quello che devo fare e ho una posizione importante, vado dritto per la mia strada. Non ci sono problemi. Se sono discorsi mediocri non m'interessano. Facciamo discorsi costruttivi. Se risiamo nella mediocrità dei discorsi venuti fuori, che detti o non detti sono mediocri per la posizione che abbiamo, o si fa discorsi forti, costruttori o passiamo oltre perché devo andare a fare l'allenamento.
Che ne pensa sul suo discorso sui giovani che non giocano?
Se si vuole percorrere quella strada bisogna smettere di parlare della vittoria finale e di avere quegli obiettivi lì. O si fa un discorso diverso rendendo partecipe il popolo giallorosso all'inizio su quella che dev'essere la strada da percorrere, ma se si comincia nel primo giorno a dire che bisogna vincere è una strada diversa per affrontare la situazione. Noi vogliamo vincere e sono fiducioso nei calciatori. Non cambio idea su ciò che ho detto a dicembre, cioè che loro ci consentono di arrivare in fondo in maniera forte. Continuo a pensarla così.
Come la possono prendere i vari Grenier, Mario Rui o Gerson se il presidente dice che i giovani dovrebbero giocare? Fazio e Strootman riposano domani?
Io dico che non sono stanchi e voi dite il contrario. Funziona così, abbiamo dei professionisti dietro che lavorano, e io ho dei collaboratori molto bravi che sanno fare il loro lavoro e mi ero appuntato questo: "Le le statistiche in Europa degli ultimi 10 anni dicono che quando giochi ogni due giorni le vittorie calano del 40% rispetto alle situazioni normali. Io mi ero fatto forte perché abbiamo giocato 14 volte e vinto 10 partite, quasi il 70%. Ne abbiamo perse 4 ma due fanno parte di questo periodo dove erano tutte ravvicinate. Mi avevano abituato bene nelle altre partite, ero fiducioso. Siamo nella normalità in ciò che ci è successo se si fa questo confronto nelle statistiche dove si guarda anche a noi. Sono cose che possono succedere. La cosa che bisognava prevenire era smucchiare questo castelletto di partite che ci è successo solo a noi. Tutte queste partite ravvicinate le ha avute solo la Roma. Ho chiesto a Baldissoni di informarsi se si potesse giocare lunedì la partita di domani, secondo me diventava più pericolosa tornando martedì mattina e avendo quella partita lì (Lione ndr) e ho lasciato così. Giovedì siamo andati a Lione, il Lione doveva giocare sabato ma per giocare il giovedì dopo con noi, ha anticipato al venerdì. Non so se lo sapete. E' quello che fa un po' la differenza. Andare a dire ai giocatori "Siete stanchi?", se dicono sì, allora si sta a casa. Adesso non ci sta il margine quindi lo si fa quando c'è la sosta, state tranquilli. Florenzi si è rifatto male, che faccio? Sto sempre a dire che si è fatto male? Per me lui era vitale. Devo stare sempre a dirgli "poverini, state a casa o potete perdere perché che siete stanchi"? Non faccio così. In base alla formazione che farò domani, 4 o 5 giocatori che non hanno giocato l'ultima ci sono. I giovani? E' lo stesso discorso di prima, non mi porta nessun vantaggio io devo vincere, punto. E' tutto nel gioco di mettere altra carne al fuoco ma ce ne sta abbastanza. Il nostro interesse è fare un buon allenamento oggi. La stanchezza si vince con la responsabilità e con la professionalità, con la fermezza delle convinzioni e delle idee. Non metto assolutamente in discussione chi sono e come sono arrivato qui. Voi dite ciò che vi pare, io sono con la mia squadra di cui sono l'unico responsabile e sono convinto che loro tireranno fuori la macchina da dove l'ho portata perché sono i cavalli giusti per farlo.
Pallotta l'ha chiamata per chiarire la sua situazione sul contratto?
Mi vuoi riparlare di contratto tirando dentro il presidente? Il presidente si è preoccupato e fatto dire delle cose da Baldissoni di ciò che è venuto fuori ma non è importante. Non ho ombre, o perlomeno ce l'ho lunghissima perché abito vicino a Volterra e li ci sta quell'ombra lunga. Io se vinco rimango, se non vinco non rimango. Me lo puoi chiedere quanto ti pare ma io resto coerente con quello che dico. Sto con i miei calciatori prima di tutto perché li ritengo forti e perché i miei calciatori li ho voluti, accettati e desiderati. Per quanto riguarda i contratti, ora contano i risultati, non conta la lunghezza di un contratto. Nessuno parli di contratti del prossimo anno. Ora conta il momento, il risultato sportivo. Chi vuole bene alla Roma, chi fa il professionista non pensa al contratto, pensa al risultato di domani che da sbocco alle tue proiezioni e ai tuoi obiettivi, la tua carriera. Se non li fai sarai sempre limitato in ciò che puoi chiedere e ricevere dal tuo futuro. Ora serve attenzione per il risultato di domani, conta quello e basta. Quello di giovedì arriva dopo rispetto a quello di domani. Mi aspetto una risposta importante dei giocatori che hanno giocato poco. Loro fanno parte della Roma e anche su di loro ho puntato anche se li ho fatti giocare poco perché poi dentro una squadra succede che l'allenatore sceglie e qualcuno sta seduto in panchina. La lunghezza del contratto se uno ci pensa è segno che non ha capito la situazione e non è uno di quelli che vuole bene alla Roma.
Che ne pensa dell'episodio di ieri a Torino?
Io lo fare volentieri l'arbitro in futuro ma non ho più l'età. Mi sarebbe piaciuto farlo. Lo ritengo un ruolo importante e fatto bene perché i nostri sono i migliori al mondo. Non ho le capacità per dare opinioni, bisognerebbe studiarsi dell'altro.
Aveva bisogno di qualcosa in più a gennaio dal mercato?
E’ un abbassare un pò la guardia andare indietro, è ulteriore tempo perso e fiato buttato via che va preservato per correre durante la partita domani. Fa parte della società spiegare bene obiettivi e programmi, io parlo dei miei che sono di vincere domani, di tirare fuori questa ruota, perché ce n’è una sola. Si vede ora se la seconda ruota esce, poi in fondo si può parlare di tutto, ora non facciamo confusione, di fiato perso, oppure se stiamo qui a parlare di quello che è stato è altro fiato buttato via, ora quello che c’è da recuperare è fare risultati il più velocemente possibile. Il primo che fa discorso da bischero vola fuori, solo discorso mirati a domani perché la partita è domani, anzi oggi, perché l’allenamento è oggi. E’ lo stesso discorso di prima, io so con chi ho a che fare e so la possibilità della mia squadra e si va dritto su quella si vuole andare avanti, non si sta comodi in questa situazione.
Dzeko può riposare? Totti può giocare?
Sì può riposare ma Totti domani inizia dalla panchina.
Cosa è cambiato in Perotti e come lo sta vivendo il suo momento?
Non è cambiato niente, è sempre lo stesso che ci darà il suo contributo quando lo farò giocare. La squadra ha trovato equilibrio quando non lo facevo giocare e devo tenere anche degli altri, vale per El Shaarawy come per altri, la squadra in quel momento lì ha fatto risultati, il momento importante l’abbiamo fatto senza Salah poi quando non gioca un tempo diventa quello fondamentale. Quando lui era in coppa le abbiamo vinte tutte. In questi momenti in cui devo scegliere, sterzo male e finiamo nella buchetta, sbaglio io.
Ha un pre-accordo con la Juventus? Resta se vince, ma che cosa?
Questo è un obiettivo che si può muovere. Si vede come si muove e poi si dice in fondo. Non ho firmato con nessuno.
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