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Pace armata in casa Lazio. La preghiera di Lotito a Reja: “Ecco il derby. Pensaci tu!”

Il presidente ha parlato chiaro, vuoi o non vuoi è il suo derby: «Edy, ora pensaci tu». Qualche minuto al telefono con il suo allenatore, un’abitudine per Lotito alla vigilia delle partite che contano.

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Il presidente ha parlato chiaro, vuoi o non vuoi è il suo derby: «Edy, ora pensaci tu». Qualche minuto al telefono con il suo allenatore, un’abitudine per Lotito alla vigilia delle partite che contano.Però stavolta è servita più che altro a capire che aria tira a Formello e con che animo la Lazio si avvicina ad una sfida cruciale, per tutti ma soprattutto per uno. Di più: decisiva per la squadra che, nonostante si sia appena rimessa in carreggiata, ancora non sa se c’è davvero un obiettivo da inseguire in campionato. E determinante per il presidente, la cui impopolarità presso i laziali è ora come ora ai massimi storici.

Perché il derby è un rischio, può far precipitare tutto così come ridimensionare tutto. E quindi, al contempo, rappresenta anche una chance, quella unica e irripetibile per Lotito di porre un freno ad una contestazione che, dopo la sommossa per l’addio di Hernanes, è diventata incontrollabile e pericolosa. Non di farla rientrare completamente, questo no. Per il derby è stata decisa unilateralmente una sorta di pace armata, la curva si dedicherà alla coreografia e agli striscioni dedicati gli avversari, motivi di forza maggiore insomma.

FONTE cittaceleste.it