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Osvaldo: “Stavo impazzendo con il calcio e ho deciso di fare la vita del musicista”

L'ex giallorosso aggiunge: "Ho lasciato quando avevo 30 anni, l'età in cui si dice che un calciatore sia al top"

Redazione

Daniel Pablo Osvaldo, ex attaccante, tra le altre, anche della Roma, parla delle motivazioni che lo hanno portato a lasciare il calcio e del presente da rockstar. Queste le dichiarazioni rilasciate al portale online del The Sun:

"Ho lasciato il calcio quando avevo 30 anni, l'età in cui si dice che un calciatore sia al top. La gente pensa che io sia pazzo e non capisce, ma è la mia passione. Ci sono troppe regole nel calcio e a me non piacciono le regole, io amo essere libero. Devo tutto al calcio e sono orgoglioso della mia carriera, ma devi vivere una vita che non è reale. Hai un prezzo, hai un valore. Se segni un goal sei Dio e se non lo fai sei uno scarto. Non frega niente a nessuno se sei un bravo ragazzo o no. Non interessa a nessuno se hai dei sentimenti. E io sono una persona sensibile. Ero stanco, stavo impazzendo e ho deciso di vivere la vita del musicista. Ora sono leggere e rilassato, mi sento felice".