La Primavera di Alberto De Rossi continua a vincere e ha collezionare titoli da mettere in bacheca. A questo proposito, dopo la vittoria della supercoppa italiana, la redazione di GazzettaGialloRossa.it, continua a il suo giro di pareri tra i diversi componenti della Primavera dello scorso anno. Dopo Pigliacelli, Sabelli, Barba e Ciciretti, questa volta è il turno di Alessandro Orchi. Queste le sue dichiarazioni:
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Orchi: “Complimenti al mister e ai miei ex compagni. Romagnoli? Ha sorpreso tutti, anche se stesso”
La Primavera di Alberto De Rossi continua a vincere e ha collezionare titoli da mettere in bacheca.
Alessandro Orchi (in prestito in Lega Pro al Catanzaro)
Sull’esperienza a Catanzaro?
“Va molto bene. All’inizio era un po difficile, poi sono stati bravi i ragazzi a farmi ambientare al meglio”.
Sul salto tra campionato primavera e Lega Pro?
“Sicuramente c’è tanta differenza, ma con gli allenamenti e le partite amichevoli mi sto abituando velocemente”.
Offerte dalla serie B?
“Ne ho avute, però ho pensato che magari scendendo in Lega Pro potevo fare più gavetta e avere più possibilità di giocare. Dipenderà tutto da me”.
Le tue aspettative?
“Non lo so, ora sono venuto in una piazza importante sopratutto per giovani. Meglio faccio, e più possibilità avrò”.
Sulla supercoppa primavera?
“L’ho seguita, i ragazzi sono partiti bene e hanno trovato il gol subito, poi il secondo tempo è stata una sofferenza. Ne ho parlato anche con il mister e mi ha detto che quest’anno si deve ripartire da zero, anche perché ci sono molti ragazzi che ancora non conoscono la lingua”.
Hai sentito qualcuno?
“Si, ho sentito il mister e molti miei ex compagni di squadra per fargli i complimenti”.
Chi ti ha colpito di più?
“Tra i nuovi Lucca, che è un ragazzo molto bravo, poi ci sono quelli che conoscevo già come Ricci, Cittadino e Carboni”.
E’ De Rossi l’arma in più?
“Sicuramente per la categoria è un allenatore preparatissimo e una grande persona. Se la Primavera continua a vincere, significa che come allenatore a De Rossi non si può dire nulla”.
Cosa ti ha lasciato?
“Mi ha insegnato tanto e mi fa ha fatto crescere come uomo. Lui non ci ha preparato all’ultimo per il salto di categoria, ma in questi ultimi due anni, ci ha sempre detto che il campionato Primavera era un trampolino di lancio. Se sono qui, è anche grazie a lui”.
Cosa è mancato a questa primavera?
“E’ mancata l’esperienza: rispetto a quelli dell’Inter, che fanno già parte della prima squadra, i giocatori della Roma erano tutti molti più giovani, per questo dal punto di vista fisico sono stati sovrastati”.
E’ più forte la primavera attuale o quella dello scorso anno?
“Io sono di parte, ma penso che una primavera come la nostra è difficile da trovare. E’ stata una delle più forti, ma vedendo la partita con l’Inter, ho visto che anche quella attuale può fare benissimo”.
Su Florenzi?
“Alessandro è un punto di riferimento per i ragazzi che vanno via dalla Roma per poi tornare. Sta dimostrando il suo valore e la sua umiltà. Se lo merita”.
Su Romagnoli?
“Alessio è un bravissimo ragazzo che si impegna sempre al massimo. Lo scorso anno non ha giocato spesso, ma questo non vuole dire niente. Quest’anno con Zeman, sta dimostrando il suo valore. Era un ragazzo di prospettiva e già si vedeva, perché con noi ha giocato partite importanti, nonostante avesse l’età per fare gli allievi. Lo sento ogni tanto, la sua aggregazione alla prima squadra è stata una sorpresa anche per lui. Se lo merita”.
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