Claudio Onofri, romano ma anche ex giocatore del Genoa, è intervenuto ai microfoni di Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport.
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Onofri: “Lamela potenzialmente può essere devastante”
Claudio Onofri, romano ma anche ex giocatore del Genoa, è intervenuto ai microfoni di Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport.
Che idea si è fatto del progetto di Luis Enrique?Più di un’idea è una speranza perché mi sembra fondato su presupposti molto concreti che possono anche migliorare il calcio nella sua struttura e cultura. Poi ovviamente c’è da pensare ai 90 minuti e agli obiettivi, sono obiettivi da percorrere in tempo breve perché nelle grandi piazze non c’è molto tempo a disposizione. E’ il pensiero che ho in testa del calcio e che io vorrei vedere tutte le domeniche, attraverso l’entusiasmo della gente, la non violenza, tutte queste cose sembrano far parte di questo cammino. Sono romano e romanista, mio padre mi portava sempre in Curva Sud, per questo mi auguro che questo progetto riesca.
Tra i giovani che sono arrivati alla Roma qual’è quello che più le piace?Bojan chiaramente non può essere una sorpresa perché ha un curriculum d’eccezione. Lamela l’ho seguito molto e potenzialmente può essere devastante. Bisogna dargli il tempo di maturare. Quando giocava in Argentina aveva un mancino elegantissimo e una progressione palla al piede che ricorda un po’ Kaka vecchia maniera, ancora però non abbiamo visto molto di questo giocatore. Credo che potranno essere il crack della Roma nei prossimi anni. Tutto dipende dallo svolgersi complessivo. In Roma-Palermo abbiamo visto una squadra in divenire e i rischi sono ancora molti. Oltre al fraseggio e ai terzini alti serve rischiare di meno.
Su José Angel, che idea si è fatto? Lo vede più un’ ala o un terzino?Lui è un terzino perché ha bisogno di spazio per partire, non penso che come esterno alto farebbe bene come fa nel suo ruolo. La fase difensiva è una fase di tutto il reparto e di conseguenza è ancora difficile valutarlo a pieno. E’ chiaro che quando ha la palla al piede la qualità è buona per essere un difensore. In questo momento mi sembra un buon giocatore, non un fenomeno. C’è di meglio.
Campionato che stenta. Juventus che sembrava la squadra che poteva primeggiare, ma il progetto sembra ancora lontano dal compimento.Paradossalmente nel reparto dove la società è intervenuta maggiormente, gli esterni, questi giocatori stanno deludendo molto. L’unico è Pepe, gli altri sono stati rimandati. Krasic sembra uno debilitato, Estigarribia sembrava uno che poteva sfondare, è esploso nella Coppa America della sorsa estate ma anche lui, per esempio contro il Genoa, ha fatto un primo tempo scioccante. Elia è un giocatorino interessente ma Conte agli esterni chiede tante cose, anche in fase di diagonali difensive. Ecco perché Kracis non riesce in questo modulo. Conte anche se fa giocare Brienza e Reginaldo a Siena, attaccanti esterni, poi gli chiede di venire a fare la diagonale difensiva sul terzino ed Elia in questo senso non è adatto. Marotta e Paradici che indubbiamente sono una coppia di alto livello, a volte sbagliano gli acquisti
L’acquisto di Vucinic? Conte sembra un allenatore da squadre che si devono salvare, non mi sembra da “guerra” uno come Vucinic per Conte. Secondo lei?A livello caratteriale non mi sembra il massimo. A livello culturale però anche noi dobbiamo migliorare. In Germania Muller viene a fare il terzino e viene a dare una mano, non bisogna giustificare Vucinic. Un giocatore sano di 28 anni deve saper difendere come fa Rooney nel Manchester. In questo senso Vucinic dovrebbe migliorare e ogni tanto sembra giocare al 50%
Non è facile. Direi che è anche una fortuna questa, è troppo facile definirlo di basso livello. E’ chiaro che il nostro torneo ha accusato una certa flessione rispetto a Spagna e Inghilterra. Il gap dell’Inter mi sembra già importante e ti togli di mezzo una delle pretendenti. Il Napoli sembra accusare la doppia sfida settimanale con la Champions; l’Udinese è una macchina da gol, è proprio la società che è una macchina da gol. E’ da tanti anni che portano nuovi giocatori e li valorizzano al massimo attraverso una conoscenza del pianeta calcio estrema. Il Milan, superati alcuni problemi, penso possa far valere un organico che in Italia hanno in pochi.
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