news as roma

Okaka: “Alla Roma ho fatto cose buone, ma non ho rimpianti. Ora penso all’Europeo”

L'ex attaccante giallorosso: "Ho esordito in Serie A a 16 anni e dato una vita migliore alla mia famiglia, non posso avere rimpianti. Nazionale? Ho fatto meglio di altri che sono nel giro"

Redazione

Stefano Okaka fa parte della larga schiera di talenti che hanno dato lustro al settore giovanile della Roma, pur non avendo 'sfondato' con la maglia giallorossa. A 30 anni e dopo un lungo peregrinare sembra aver trovato la sua dimensione con l'Udinese:"Ma non è la mia versione miglliore. Alla Sampdoria secondo me ho fatto bene e non a caso in quel periodo ero anche nel giro della Nazionale. Ma ho fatto cose buone all'Anderlecht così come alla Roma", ha detto Okaka a 'tuttomercatoweb.com'.

Forza fisica straripante applicata a una buonissima tecnica, ma guai a parlare di rimpianti:"I rimpianti non esistono. Sono nel calcio da 15 anni, ho esordito in Serie A a 16 anni(proprio con la Roma, ndc) e ho dato una vita migliore alla mia famiglia: come potrei avere rimpianti? Ora posso solo guardare avanti e provare a finire come voglio io. Come? No, meglio non svelarlo..." Più di un pensiero, però, va anche alla Nazionale e al sogno Euro 2021: "Perché dovrebbe essere un'utopia? Da quando sono arrivato a Udine lo scorso gennaio, ho realizzato undici gol e tre assist, ho fatto meglio di molti giocatori di cui spesso si parla in chiave Nazionale. Certo che l'Europeo è un mio pensiero".

Non manca poi la riflessione sulla ripresa del campionato:"La speranza è quella di tornare a giocare. Ma è una speranza, è chiaro che si potrà tornare a giocare solo quando sarà sicuro. A porte chiuse certamente non sarebbe la stessa cosa. Giochiamo per i tifosi, entri all'Olimpico, vedi le sciarpe giallorosse, i cori dei tifosi e l'atmosfera ti dà quell'adrenalina che fa la differenza, soprattutto per calciatori molto competitivi come me. Per non parlare di San Siro, ma anche degli altri stadi. Però, se si potrà giocare solo a porte chiuse meglio questo che nulla".