Se il punto debole di Achille era il tallone, per De Rossi è sicuramente il polpaccio. Il centrocampista giallorosso nei tredici minuti disputati mercoledì contro il Real Madrid, aveva riaccusato un problema al soleo, lo stesso che lo aveva fermato il 2 febbraio scorso contro il Sassuolo. Dopo due giorni passati a svolgere fisioterapia a Trigoria, nel pomeriggio Daniele si è sottoposto agli esami strumentali che hanno evidenziato la presenza di una lesione mio/fasciale di primo grado del soleo della gamba sinistra. Prognosi stimabile di circa quattro settimane, che tradotto in termini di campo vuol dire out contro Palermo, Empoli, Fiorentina, Real Madrid e Udinese. Fuori dunque per lo scontro diretto per il terzo posto con la viola, e il ritorno dell’ottavo di Champions contro i ‘blancos’ al Bernabeu.
gazzanet
Non c’è pace per De Rossi, out un mese: salta Fiorentina e Real. Vainqueur pronto a sostituirlo: “Sotto col Palermo”
Il centrocampista giallorosso di nuovo fermo per il problema al polpaccio: lesione mio/fasciale di primo grado del soleo: fuori cinque partite, potrebbe rientrare per il match contro l'Inter. Mercato, Josè Mourinho prepara gli acquisti per il suo...
CARICA VAINQUEUR - A sostituirlo sarà probabilmente William Vainqueur, giocatore rinato dalla gestione Spalletti e autore di convincenti e ordinate prestazioni contro Juventus, Carpi e Real Madrid. “La squadra di Zidane è stata molto concreta, noi siamo mancati in fase di possesso e gestione della palla”, ha dichiarato quest’oggi il francese ai microfoni di Sky. “Adesso c'è il Palermo, dobbiamo voltare pagina e rituffarci nel campionato in cui siamo reduci da una striscia di risultati positivi. Il Palermo sarà motivato dal cambio di allenatore, che porta sempre motivazioni nuove, dovremo essere bravi a bloccare quest'inerzia dei rosanero”.
IL RITORNO DI IACHINI – Attenzione al Palermo quindi, che ritrova Iachini dopo le tribolate scelte del presidente Zamparini che si è anche scusato con il tecnico del club siciliano per averlo precedentemente esonerato. “È un gesto che ho apprezzato - ha detto il mister in conferenza stampa - sono state parole che mi hanno fatto capire tante cose. Ma la prima cosa da fare è vincere sul campo. Sono tornato in virtù di una conoscenza di vecchia data col presidente, mi ha chiesto aiuto in un momento di difficoltà. C’è poi la tifoseria a cui sono legato, con cui ho condiviso le splendide vittorie di questi anni. Il gruppo in questi anni mi ha dato tanto e in un momento così particolare non me la sono sentita di negarmi”. Iachini domenica contro la Roma dovrà fare a meno di tre titolari: Sorrentino, Goldaniga e Lazaar. “In questi giorni ho avuto qualche colloquio con lo staff medico - ha spiegato -. Oltre agli infortuni, dobbiamo fare i conti con la stanchezza di alcuni giocatori che hanno giocato tanto. Nella parte atletica non abbiamo ancora lavorato come eravamo abituati. Proprio per questo, settimana dopo settimana, rimetteremo dentro le nostre metodologie. Da lì si deve ripartire, dai principi di lavoro e mentalità, sul piano tecnico e tattico, per riportare in breve tempo tutto alle nostre conoscenze precedenti. Se si vince, non vince Iachini. Vinceremo tutti insieme, da squadra”.
TOTTI, FUTURO INCERTO - Non si può parlare di “caso Totti”, ma sicuramente il futuro del capitano giallorosso tiene sempre banco. Francesco mercoledì sera, dopo il match contro il Real Madrid (solo 5 minuti giocati nel finale per lui), ha esternato la propria insoddisfazione per la sua gestione rispondendo con ironia ad un giornalista spagnolo che voleva intervistarlo: «che ce fai con me ormai...». Una battuta diversa da quelle alle quali ci ha abituato Totti nel corso della sua lunga carriera, questa volta nel suo sguardo si intravedeva anche un po’ di tristezza. “Su Totti se ne sono sentite di tutti i colori, il mio rispetto è assoluto. Non è un problema per la Roma perché so quanto è intelligente e quanto è legato alla squadra”, ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che prosegue: "Francesco è un ragazzo particolare, straordinario, spesso fa battute che hanno tanti significati e piene di humor. Sicuramente non darei così scontato che lui voglia chiudere la carriera. Mi sembra che forse ci sia stata un po’ un’anticipazione”. Più poetico invece il commento del “Principe” della canzone italiana (e tifoso romanista), Francesco De Gregori: “Quando diciamo che Totti è a fine carriera diciamo una cosa sbagliata, perché la sua carriera appartiene all’uomo e non al calciatore, lui è tutt’altro che alla fine - ha dichiarato a Radio Radio -. Ha dimostrato di essere un grande uomo di calcio e per motivi anagrafici ovviamente ora non può più esserlo, non potrà più esserlo. Ma il suo attaccamento alla maglia, allo sport e anche il suo senso dell’umorismo sono cose che continueranno ad accompagnarlo e ad accompagnare noi tifosi". De Gregori non vede un Totti a disagio per la panchina, anzi: "Io ho molto apprezzato, in questi ultimi tempi, la sua leggerezza nello stare in panchina, il suo non creare problemi, non dire mezza parola sbagliata. Anche il giochetto con Pjanic… Questo momento di goliardia all’interno di una partita non risolta, serve a sdrammatizzare tutto ciò che c’è intorno al calcio".
UNITED SU NAINGGOLAN - Il mercato non dorme mai, soprattutto se c'è in circolazione un tecnico che medita una rivoluzione per il prossimo anno, nel suo futuro club. Si tratta di Josè Mourinho, prossimo allenatore del Manchester United e pronto a fare spese folli per rinforzare una rosa che in questa stagione sta deludendo le aspettative. Lo "Special One" avrebbe individuato 5 giocatoriche sarebbero funzionali al suo United, per un costo totale di 250 milioni. Tra questi, oltre a Laporte, Rodriguez, Morata e Aubameyang, ci sarebbe anche il centrocampista giallorosso Nainggolan, il cui cartellino si aggira intorno ai 35-40 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA