(Leggo - F.Balzani) - Luis Enrique ha vinto il ballottaggio con Deschamps. Al 99% sarà lui il primo allenatore della Roma americana. Per completare la percentuale però bisognerà aspettare la finale di Champions tra Barcellona e Manchester (alla quale assisterà l’intera dirigenza giallorossa, Pallotta compreso).
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Non c'è dubbio, sembra proprio Luis
(Leggo – F.Balzani) – Luis Enrique ha vinto il ballottaggio con Deschamps. Al 99% sarà lui il primo allenatore della Roma americana. Per completare la percentuale però bisognerà aspettare la finale di Champions tra Barcellona e...
Se Guardiola infatti dovesse vincere il 10° trofeo in 3 anni e dire addio alla panchina blaugrana, il numero uno per la successione al regno di Pep sarebbe proprio Luis Enrique che in questa stagione ha guidato il Barcellona B portandolo al 4° posto della Segunda Division. Un’ipotesi, quella dell’addio di Guardiola, che con il passare delle ore però si fa sempre più remota, come ha confermato ieri il suo procuratore: «Pep per almeno un anno non si muoverà, vuole onorare il contratto. Possibilità di un suo arrivo a Roma? Per il momento no» . Una dichiarazione che lascia aperta la porta per un futuro da general manager. E Deschamps? Il francese ha aspettato e sperato invano in una chiamata di Baldini. Ma il futuro diesse giallorosso (che ha provato fino all’ultimo a convincere prima Villas Boas e poi Guardiola) ha deciso di intraprendere la scommessa-Enrique. Il 41enne tecnico di Gijon in questi giorni ha chiesto informazioni sulla città all’ex-laziale De La Pena oltre che allo stesso Guardiola, primo sponsor dell’amico ed ex-compagno di squadra e nazionale. A far pendere la bilancia dalla parte di Luis Enrique è stata la voglia di DiBenedetto e soci di creare una sorta di Barcellona italiano. Una squadra di giovani talenti (possibilmente sudamericana) e votata all’attacco (Enrique è un fautore del 4-3-3). «Considero il mio ciclo da allenatore del Barcellona B finito - ha spiegato El Lucho - sono state tre stagioni meravigliose, ma non posso ingannare nessuno né tantomeno me stesso: il mio tempo qui sta per finire». Perché preferire la Roma all’Atletico Madrid e buttarsi in un campionato totalmente diverso da quello spagnolo?. Facile, almeno a sentire lui: «L’ambizione». Dichiarato, anche, il modello a cui si ispira: «Ho avuto tanti buoni allenatori, ma Van Gaal è stato un tecnico differente, che metodologicamente mi ha insegnato tanto». Walter Sabatini ha prenotato un volo per Barcellona per conoscere da vicino lo spagnolo e, entro la metà della prossima settimana, dovrebbe finalmente annunciare il nome del nuovo tecnico della Roma (pronto un quadriennale da 2 milioni a stagione). C’è da dire che la piazza non ha accolto favorevolmente la candidatura di Luis Enrique, ritenuto un Montella spagnolo con ancora meno esperienza. Anche l’attuale tecnico giallorosso non ha gradito l’attaggiamento della nuova società e ha deciso di accettare l’offerta del Siena di Mezzaroma.
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